Novità nelle indagini per la morte di Paolo Gozzi, deceduto lo scorso 7 luglio al policlinico di Santa Maria alle Scotte, tre giorni dopo l’incidente stradale all’altezza di Sant’Andrea, lungo la Grossetana. Ieri il sostituto procuratore Nicola Marini ha iscritto nel registro degli indagati anche due sanitari del pronto soccorso delle Scotte, oltre alla donna alla guida del mezzo coinvolto nell’incidente. L’ipotesi per le due persone è omicidio colposo in conseguenza di errore sanitario, mentre quella per la donna è omicidio stradale.
Si cercherà quindi di capire se Gozzi sia deceduto per le conseguenze dell’incidente oppure se qualcosa non è andato nei trattamenti sanitari ricevuti dal momento del ricovero.
Passaggio cruciale per chiarire alcuni dubbi potrebbe essere l’autopsia. Domani mattina Marini conferirà l’incarico a Marco di Paolo, della medicina legale di Pisa, e a seguire si svolgerà l’esame alla presenza dei consulenti delle parti; Mario Valgimigli è quello indicato dall’avvocato Antonio Cambò che difende la donna.
Dopo l’autopsia, il corpo dell’uomo potrà finalmente essere a disposizione della famiglia per la celebrazione dei funerali, a oltre venti giorni dal decesso.
La scomparsa di ’Peo’ Gozzi aveva destato grande impressione in città e in provincia, in primo luogo perché era conosciuto da tantissime persone che avevano trascorso serate di leggerezza grazie a lui e la Compagnia dei Toscanacci. Contradaiolo della Chiocciola, la sua morte ha provocato profondo sgomento in San Marco. Il priore Grandi aveva chiesto al popolo di non recarsi in Piazza per l’estrazione delle Contrade per il Palio di agosto, estrazione che ha poi baciato la Chiocciola in un misto di gioia e commozione.
E poi aveva colpito anche il susseguirsi dei drammatici eventi. Quell’incidente era sembrato sì serio anche sul primo momento, ma non tale da mettere in pericolo la vita di Gozzi. Nei giorni successivi di ricovero in ospedale la situazione era però peggiorata, fino a precipitare irreversibilmente.
Il nuovo atto del pm Marini punta proprio a chiarire se qualcosa non sia andato per il verso giusto durante quei giorni e quindi a verificare se le eventuali responsabilità siano da addebitare all’incidente stradale o all’attività dei sanitari.
Orlando Pacchiani