
Successi uno dietro l’altro per Paolo Morandi, lo scultore casolese, infatti, ha presentato un’altra grande opera in questo periodo natalizio. "La scultura che ho presentato a Siena nella sede dell’associazione d’arte The Factory - afferma Paolo Morandi a La Nazione - è intitolata ‘Misericordia’. Ho dedicato quest’opera alla società di oggi. Mi sono immaginato il Cristo da secoli sulla croce, talmente stanco di quest’uomo così propenso a risbagliare di continuo, che pur essendo ancor misericordioso e sempre vestito di noi, mette le radici sulla croce come a non voler più scendere. Nel telo avvolto intorno alla vita, infatti, quelle che sembrano grinze o drappi in realtà raffigurano profili di persone, che siamo noi". Morandi come artista dell’oggi, ma sempre attento anche al tema del metafisico e della memoria. Misericordia è un’opera che ha un tratto religioso con un anima di coscienza critica della società.
"Non ci sono chiodi a far male e nella scultura si intravede solo le ferite nelle mani, perché il dolore più grande adesso siamo noi - continua Morandi - Noi, quest’uomo, questa società menefreghista, indifferente ed ignorante". Morandi conferma, così, la sua grande dote artistica. D’altro canto ormai di parla di Morandi come di un’artista conosciuto e celebre, in particolar modo per ‘Il Dubbio’, l’opera in marmo giallo di Siena presentata nel 2019 dallo storico d’arte, scomparso prematuramente, Philippe Daverio.