"Uno storico degno di tale nome dovrebbe sapere che il 10 febbraio è stato scelto quale Giorno del Ricordo in quanto in tale data furono firmati i trattati di Parigi, e quindi simbolicamente l’inizio dell’esodo. E’ pur vero che avremmo potuto scegliere un’altra data, perché le foibe e l’esodo non furono cosa di un giorno ma di anni. Anni di dolore, di addii forzati, di morti innocenti, di stragi nascoste. Pagine strappate dal libro della storia con la complicità di molti storici, guarda caso di sinistra". Lo scrive in una nota Sandra Savino, deputata e coordinatrice di Forza Italia del Friuli Venezia Giulia, per le frasi sulle foibe, del rettore eletto dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari. La polemica va avanti, dopo le dure critiche dei leader di Lega e Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
"A Tomaso Montanari va tutta la nostra solidarietà. E’ oggetto di una violenta campagna sui social e di una polemica astiosa da parte di politicanti della destra". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Una campagna che non fa che confermare - prosegue Fratoianni - le ragioni di ciò che ha detto. Nessun negazionismo da parte sua. Solo una osservazione: una buona parte della destra Italiana usa la tragedia delle Foibe e il Giorno della Memoria per equiparare storie politiche imparagonabili".