
Cencioni nella sua bottega
Montalcino (Siena), 28 dicembre 2019 - Sta per chiudere a Montalcino l’ultimo negozio di barbiere rimasto in attività nella città del Brunello. Un tempo fra via Mazzini, Piazza del Popolo e via Matteotti se ne contavano addirittura sei con otto barbieri che ci lavoravano. Paolo Cencioni, 76 anni, è l’ultimo rappresentante di quella categoria e dal 31 dicembre si metterà a riposo. «Intendiamoci – dice il barbiere – io non smetto perché non voglio più lavorare ma perché mi costringe a farlo il sistema. Alla mia età non me la sento di dotarmi di computer, pos e altre diavolerie del genere; quindi l’unico modo è chiudere e dire basta". Quando è iniziata la carriera lavorativa? "Ho iniziato nel 1955 come apprendista e mi sono messo in proprio nel 1963. Ricordo che, essendo ancora minorenne, la mia mamma firmò le cambiali grazie alle quali ho potuto mettere su l’attività. Nel negozio dove siamo oggi lascio una bella fetta di vita, questo l’ho aperto nel 1964". Da sempre circola la storia che i barbieri sono anche un po’ artisti, è vero? "Credo proprio che sia così. Nel mio negozio abbiamo sempre ascoltato e anche suonato musica. Io suono la chitarra e gli amici ascoltano, cantano e stiamo bene così. Più avanti c’era la bottega di Alfredo (Baffo) grande saxofonista e suonatore di mandolino e di fronte a lui c’era l’altro barbiere Memmo che ha passato buona parte della vita dietro ad una fisarmonica. Il negozio di barbiere ha avuto una vera e propria funzione sociale, un punto di incontro importante per tutta la comunità". Paolo è un artigiano di vecchia data, uno di quelli che al lavoro ha dedicato la vita e che ha proseguito l’attività pur potendo riposarsi già da anni. La chiusura del suo negozio, segna la fine di un lungo capitolo di storia, scritto da chi, fra forbici e rasoio, raccontava al barbiere e agli immancabili amici presenti fatti di vita, la battuta di caccia, la ricerca dei funghi, la vendemmia con il contorno di inevitabili pettegolezzi su situazioni locali. Il tutto con l’immancabile sottofondo di brani jazz e blues, riprodotti dallo stereo di Paolo che farà sentire la sua voce ancora per qualche giorno. Allora ciao Paolo, gli amici ti aspettano comunque lungo il viale o ai giardini; perché se il capitolo di storia si è chiuso, dobbiamo iniziare a scriverne uno nuovo! © RIPRODUZIONE RISERVATA