Montagnani, pittore e intellettuale prestato all’arte

Si è scagliato contro il perbenismo e il "vogliamoci bene" che ha segnato il settore

Sarebbe bello poter raccontare ai giovani di questo 2024 la vita e la carriera di Emilio Montagnani. Pittore, ma soprattutto un intellettuale prestato, sempre, all’arte, lontano dai canoni della normalità. Montagnani è stato davvero lontano dai luoghi comuni, dai compromessi, dai nostalgici giorni di una Siena anni cinquanta fortemente costruita, artificiosa, poco reale. Le sue opere sono ancora oggi coltelli che entrano affilati nel burro del dubbio, dell’incertezza, attraverso colori tenui e lavorati, dove la fantasia si sprigiona con affabile voglia di colpirci. Per riuscirci sicuramente. Un pittore che si è scagliato contro il perbenismo, contro il "vogliamoci bene" che ha segnato l’arte dalle nostre parti per troppo tempo. Ci piace ricordarlo in giorni in cui si rammenta ben poco quei personaggi del dopoguerra senese non allineati, poco conformi alle regole del vivere. E poco si ricorda Emilio Montagnani. Nel 1974 ci ha lasciato un uomo geniale, schivo, coraggioso e volutamente lontano da questo mondo. Andate a riscoprire le sue opere, le sue scelte, i suoi onirici viaggi verso un mondo dove ora, sicuramente, si trova benissimo.

Massimo Biliorsi