Il timore si chiama ’sprenotazione’. Cioè sentirsi dire da chi ha fissato il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno "Mi dispiace. Sono positivo (o in quarantena), niente da fare". Un copione che, a partire almeno dal 13 dicembre si sta verificando con frequenza sempre più elevata. Lo sa bene Marco Cioni, titolare del ristorante ’Il sasso’ in via dei Rossi e presidente della Fipe Confcommercio di Siena che, nell’ultima settimana ha già visto sfumare almeno una ventina di prenotazioni per questo motivo. "Ho visto annullare una festa di laurea di 13 persone per una quarantena preventiva, un’altro tavolo per lo stesso motivo. Ma anche una tavolata di venti persone fissata per Natale perché alcuni commensali non intendevano vaccinarsi". ’Sprenotazioni’ che mai erano avvenute fra settembre e novembre. "Il mese scorso sono state pochissime se paragonate a quelle di dicembre. Il trend sta iniziando a preoccupare".
Istantanee da una città sospesa tra l’incudine di una nuova cavalcata del virus e il martello di un’emorragia d’incassi proprio alla vigilia di Natale. "Come Fipe a livello nazionale – commenta Cioni – abbiamo stimato che rispetto al 2019 almeno 500mila persone sceglieranno di evitare i ristoranti per le festività e scegliere un pranzo a casa in famiglia". Una base di partenza non felicissima a cui si potrebbe aggiungere, il 23 dicembre l’esito della cabina di regia del Governo che stabilirà se serviranno ulteriori misure per i locali al chiuso in vista di Natale e Capodanno. Una fra tutte: il tampone obbligatorio per i commensali anche in presenza del Super Green Pass. Un verdetto che potrebbe far tremare molti ristoratori in vista del cenone di Capodanno.
"Aspettiamo con serenità – spiega Cioni – di vedere quali saranno le decisioni della cabina di regia. Credo però che questa misura rischi di scoraggiare molte persone che, pur in possesso del Super Green Pass, si trovano obbligate a sottoporsi a tampone. Piuttosto che sottoporsi a tutta la procedura e trafila potrebbero scegliere di stare a casa". Anche perché le prenotazioni per Natale e Capodanno, al momento per la categoria, viaggiano a vele spiegate al netto della mancanza dei 500mila commensali stimati a livello nazionale rispetto al 2019. "Abbiamo già ricevuto molte telefonate e prenotazioni, ma è una ’lotteria’, basta una quarantena, giustamente, a far saltare tutto.
A parlare su questo fronte sono anche i numeri dell’Asl Sud Est. In tutto il Senese le persone attualmente in quarantena sono circa 2.020, mentre soltanto una settimana fa erano 1.729. Se il trend dovesse proseguire in questo modo per Natale le persone obbligate a restare chiuse in casa potrebbero arrivare a quota 2.300.
Claudio Capanni