Romano Francardelli
Cronaca

Micro cellulari in carcere. La polizia penitenziaria di Ranza ne sequestra due

Nonostante l’annosa carenza di personale all’interno del penitenziario chi è in servizio ha dimostrato ancora una volta di lavorare al massimo.

Micro cellulari in carcere. La polizia penitenziaria di Ranza ne sequestra due

Micro cellulari in carcere. La polizia penitenziaria di Ranza ne sequestra due

San Gimignano, 28 aprile 2024 – Appena il tempo di raccontare e scrivere sul nostro giornale della visita di questi giorni al carcere di Ranza dell’onorevole Laura Boldrini, del senatore Silvio Franceschelli e dal sindaco Andrea Marrucci in relazione al tema ‘emergenza carceri’ con il penitenziario definito "struttura dignitosa però con il problema di educatori e di carenza personale di sorveglianza". Appena il tempo, perché a poche ore dalla visita dei deputati sono spuntati due cellulari con linea aperta e pronta per parlare o prendere ordini "d’affari" da o per l’esterno. Sono le solite voci che passano e "scavalcano" il muro di cinta della casa di reclusione di San Gimignano. Di alta sicurezza. Insomma come dire ci risiamo. Il vizietto o il fenomeno dei furbetti che cercano in ogni modo di far passare all’interno del carcere i micro cellulari che entrano nel palmo di mano.

La polizia penitenziaria ancora una volta ha beccato con le mani nel sacco i responsabili. Nonostante l’annoso problema della mancanza di personale di sorveglianza di almeno 36 unità delle 229 previste in organico per controllare oltre 300 detenuti ‘ospiti’ di Ranza. Come ripetono da Ranza. Dal 1991 quando la popolazione è stata trasferita dal vecchio San Domenico in centro storico al nuovo Ranza. Dunque nei giorni scorsi, dopo la visita, gli agenti in servizio fra le celle hanno ‘scovato’ due normali e funzionanti cellulari. Dai micro ai macro cellulari. Nonostante la carenza di poliziotti dal casco blu in servizio effettivo al penitenziario di Ranza rispetto a quanto previsto, come segnalato durante la recente visita degli onorevoli Boldrini e Franceschelli il personale di Polizia Penitenziaria sta dimostrando una particolare attenzione per non consentire agli oltre 300 detenuti di poter comunicare con l’esterno in maniera illegale.

C’è da osservare, sempre dalle fonti bene informate, che l’opera incessante della penitenziaria è importante per contrastare la criminalità di Ranza con "soggetti di associazioni mafiose che hanno la necessità di dover continuare a guidare i traffici illeciti anche dall’interno del carcere".

Romano Francardelli