
Michele Landi racconta la sua carriera musicale dagli anni '80, tra band italiane e la passione per strumenti vintage.
Verrà il giorno in cui Michele Landi racconterà in una attesa biografia tutte le sue avventure musicali: a partire dagli anni ottanta, motore in un arco di tempo in cui le attenzioni new wave erano in Toscana importanti e sotto la lente dei nuovi movimenti musicali.
Ecco raccontarci in sintesi la sua avventura: "Ho iniziato a suonare con la Banda - ci dice Landi - diretta dal grande Maestro Neri. Nel 1977 il mio primo concerto come tamburino, poi iniziai a suonare la batteria con I Pikes in Panic. Compresi cosa voleva dire fare dischi e avere una produzione, suonando in giro per l’Italia. Era il 1985 quando iniziammo l’avventura durata 4 anni. Nel 1988 ecco i Barbieri come cantante. Soddisfazioni per due Lp e tre 45 giri e concerti lungo tutto lo stivale ogni tanto suoniamo ancora.
Poi la breve ma importante esperienza con una delle prime band di musica strumentale Italiano nel 1991 The Goldfinger con un gran bel disco che mi ha portato poi a essere il Batterista dei Ray Daytona, cult band della musica surf con i quali ho inciso cinque 33 giri riprodotti anche su CD e sette 45 giri e molte decine di concerti in Italia e oltre confine nel 2004 uscito da Ray formai i B Back con i quali ho avuto tre anni intensi pieni di divertimento e tre CD prodotti da un importante label indipendente pisana che ci ha portato in giro anche Francia e un mini tour Tedesco con due grandi serate a Berlino.
Sono stato per 15 anni batterista dei Quarrymen di Stefano Corsi che mi ha insegnato molto soprattutto ad amare i Beatles nei quali ho conosciuto il chitarrista Cristiano Amato insieme nei B Back e nell’ultimo periodo dei Barbieri".
Altre belle esperienze? "Con il chitarrista londinese Conrad Di Ianni per suonare a Londra dove si impara sempre qualcosa. Ormai Conrad a Siena è a casa! Poi suono da molto tempo con i Superpila, ci divertiamo con il Rock and roll!"
È un appassionato di strumentazione vintage? "Vintage per me si ferma al 1970 almeno per chitarre e bassi per le batterie c’è qualche modello per me interessante fino al 1976 Ho dal 1986 cercato chitarre anni 60 soprattutto Italiane mi hanno sempre affascinato per le loro forme e per i materiali usati soprattutto le coperture in celluloide. Ho raccolto in quasi 40 anni un importante numero e varietà di strumenti italiani che ci testimonia quanto eravamo bravi a fare. Mi ha dato molta soddisfazione essere stato invitato dalla Eko a Recanati per il 60esimo anniversario del marchio con nove delle mie chitarre!".
Ed oggi? "Faccio serate ed eventi con i dischi in vinile: mi piace soprattutto mettere 45 giri ma non sono un dj, sono un selezionatore di musica. Vado dal Rock and Roll al soul, alla new wave anni 80 passando per la dance funk anni 70. Mi muovo col mio pulmino Volkswagen con lo pseudonimo Vinil Wagen! Tra le ultime dj set all’Elba allo Scooter Rally Toscano organizzato dai Senesi Green Onions Scooters Club".
Infine sulla situazione musicale a Siena... "La nostra città - conclude Landi - non sta attraversando un buon momento per quanto la musica. È difficile fare live ci sono solamente un paio di posti. Credo che sia un problema di intolleranza verso la musica. La gente vuole dormire anche il sabato! Che ti devo dire...Buonanotte!".