
Metaverso, la sanità a portata di clic. Un premio per il progetto dell’Asl
Facilitare sempre più l’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini. Un processo di sperimentazione che la Asl Toscana sud est ha avviato nella Casa di Comunità di Abbadia San Salvatore. Primo progetto in Toscana, uno tra i primi in Italia, è stato già premiato dal Politecnico di Milano e da Osservatori.net Digital Innovation. In un contesto importante: quello delle innovazioni digitali in sanità.
E con l’avvio dei processi che consentiranno ai cittadini (l’esperimento parte con quelli residenti a Campiglia d’Orcia) l’utilizzo di "ambienti di realtà virtuale attraverso cui il paziente potrà vedersi all’interno dello studio virtuale del proprio medico di famiglia per richiedere, ad esempio, una ricetta o far visionare i risultato delle analisi o rinnovare un piano terapeutico". È il Metaverso, un innovativo sistema virtuale avviato nella Casa di Comunità a servizio dei cittadini residenti nei paesi del versante senese dell’Amiata. Il riconoscimento è rivolto "alle realtà che hanno mostrato capacità di utilizzare le tecnologie digitali come leva di innovazione e miglioramento". A riceverlo, per conto della Asl, è stata Maria Giovanna D’Amato dell’area dipartimentale Innovazione e sviluppo durante il convegno ’Sanità digitale: trasformare il presente per un futuro sostenibile’.
Tradotto in un esempio, il fine del progetto, che prevede più linee distinte, è quello di creare il ’Gemello digitale’ della Casa della Comunità, "la creazione di un assistente intelligente del medico di medicina generale, il collegamento virtuale con altri professionisti del territorio come lo psicologo, l’assistente sociale, l’infermiere di comunità e il fisioterapista, il collegamento virtuale da remoto con una sede periferica, l’applicazione del Virtual room Objects per l’attività fisica adattata e per l’autogestione della salute nelle malattie croniche".
"Siamo molto soddisfatti – ha detto la direttrice del dipartimento Asl Maria Giovanna D’Amato – che il nostro progetto abbia ricevuto un riconoscimento così importante. Il merito va a tutta la squadra della Casa di Comunità di Abbadia San Salvatore che sta lavorando in modo costante per renderlo possibile. Utilizzare gli strumenti digitali per avvicinare il rapporto medico-paziente è un’opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire. Per questo ben venga la sperimentazione di questi tipi di progetti pioneristici in ambito sanitario che potranno aprire nuovi orizzonti".