REDAZIONE SIENA

Messaggi e lunch box, i giorni da cardinale

L’agenda di monsignor Lojudice: dalla messa in ricordo di don Giorgio, ai 500 cestini avanzati dalle Mille Miglia raccolti per la Caritas

Per un arcivescovo che tra un mese diventerà ’principe della Chiesa’, le giornate tipo non sono certo quelle di un porporato. Le prime 24 ore da cardinale in pectore per monsignor Paolo Augusto Lojudice sono state esattamente uguali alle 24 ore precedenti la nomina a sorpresa del papa. Ieri l’arcivescovo ha celebrato la messa in ricordo di don Giorgio Medda, parroco di San Giuseppe a Poggibonsi, anche lui un sacerdote vicino "agli ultimi". Ha usato parole toccanti in chiesa, ricordando don Giorgio stroncato da un malore al Policlinico e suscitando commozione. Poi è tornato ad occuparsi degli affari della Diocesi, concedendo qualche intervista televisiva.

La sera della nomina è stato accolto nella chiesa di San Vigilio, per la messa d’inaugurazione dell’anno accademico, da un applauso caloroso di studenti e anche del rettore Francesco Frati. Che ha rivelato la sua gioia per la nomina storica, abbracciando l’arcivescovo.

Ma la storia da raccontare è quella di sabato pomeriggio. Le auto della Mille Miglia hanno lasciato Siena, in diversi hanno dato forfait per la pioggia e l’assessore Tirelli si trova con 500 lunch box avanzate. Telefona all’arcivescovado, monsignor Lojudice manda prima un furgone per ritirarli. E poi va con la sua auto e quella di Massimo Bianchi a prendere gli altri cestini con prosciutto, formaggio e ricciarelli, preparati con cura per i piloti della Mille Miglia. L’arcivescovo e Bianchi hanno portato i cestini prima a San Girolamo e poi al centro Caritas all’Arbia. Pensate che questa storia l’abbia raccontata il neocardinale? Vi sbagliate di grosso.

E mentre monsignor Lojudice continua la sua vita da presule della diocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino, in Vaticano cominciano a fare i conti sul Conclave prossimo venturo. Con le nuove nomine di Papa Francesco, salgono a 128 i cardinali elettori, con meno di 80 anni, ma già l’anno prossimo si scenderà a 121. Dal 29 novembre saranno 23 i cardinali elettori italiani. E in un eventuale Conclave siederebbero 75 cardinali nominati da Papa Francesco, 40 da Benedetto XVI e 16 da Giovanni Paolo II. Per essere eletto Papa, nelle prime votazioni, è necessario ottenere almeno 86 voti. Quello che va notato è che non può più essere escluso, come era chiaro 8 anni fa a tutti, che il prossimo Papa sia italiano. Con le sue scelte cardinalizie Papa Francesco ha riassegnato agli italiani un ruolo di primo piano nella scelta.