
Il volume curato da Alessandra Antonini
Sboccia l’estate anche per l’editoria senese con una ricca serie di nuove pubblicazioni. Cominciamo con la saggistica che offre ’Memorie ritrovate 1920-1930’ ovvero ’Gli ultimi anni della Società di Mutuo Soccorso del Rinoceronte’ a cura di Alessandra Antonini ed edito da Extempora. È il frutto di una donazione di un privato che ha colmato un vuoto di oltre dieci anni, dal 1920 al decennio successivo.
La storia non è solo oggettiva ricostruzione di un’epoca, analisi dei fatti, deduzioni di passaggi storici. La storia è fatta di uomini, di persone, di tasselli che giocano in un perfetto incastro. È il vero progresso, è umanità. E questo libro, annotazione dopo annotazione, lo dimostra e rende tutti partecipi, personaggi di un teatro realista.
Il frutto di una comunità eterogenea, come rileva il priore della Selva Benedetta Mocenni, è riportare alla vita quelli che "hanno camminato prima di noi". E questo è il valore più alto, più originale, più vero della parola Contrada.
L’altra pubblicazione, edita da Il Leccio, è il secondo volume degli attenti e scrupolosi studi-ricerca di Gabriele Cortonesi e Friederike Strunz ’La triste rubrica II’, ovvero ’Internati di Siena e Provincia nei lager nazisti (1943-1945)’, con una prefazione di Massimo Bianchi. Oltre la storia anche qui ci sono gli uomini: qui si riportano alla memoria oltre 1800 internati. Cognomi e nomi che scorrono e il lettore, per ciascuno, potrà trovare le storie, le vicende umane. Affinché il tutto non si ripeta.
La storia, si dice, è maestra di vita. Ferite ancora aperte, come l’otto settembre, rileva Bianchi, ma proprio la ricerca non deve solo chiarire, ma rimettere le persone al loro posto. Nel ruolo primario di vittime e carnefici di questa catastrofe che vorremmo solo leggere in libri importanti come questo.