Siena, il mecenate salva gli affreschi. "Amo l’arte italiana, un modo per dire grazie"

Robert Cope ha scelto San Casciano dei Bagni come ’buen retiro’. Con 300mila euro ha finanziato interventi a Siena e Montepulciano

Gli affreschi scoperti al Santa Maria della Scala, recupero finanziato da Robert Cope

Gli affreschi scoperti al Santa Maria della Scala, recupero finanziato da Robert Cope

San Casciano dei Bagni (Siena), 16 aprile 2023 - Robert Cope è un giovane cinquantenne dal sorriso contagioso. Insieme a sua moglie Siri circa dieci anni fa ha acquistato una proprietà nel comune di San Casciano dei Bagni e ha creato una fondazione il cui nome è Vaseppi, con il nobile scopo di finanziare progetti culturali in Italia. Sembra la trama di un film di Bertolucci; il lord inglese che si innamora della bellezza senza tempo della campagna toscana e costruisce qui il suo ‘buen retiro’ esaltandone gli aspetti più romantici. Così Robert Cope grazie a Carlo, un amico di Cetona, scopre un borgo incantanto e lo traforma nella sua dimora toscana e sempre grazie al suo prezioso amico, incontra Laura Martini, all’epoca funzionario della Soprintendenza di Siena. La quale gli propone alcuni progetti che avrebbero avuto bisogno di un aiuto economico per tornare a splendere. Robert e sua moglie scelgono di restaurare il Trittico dell’Assunta di Taddeo di Bartolo nella Cattedrale di Montepulciano. Un’opera meravigliosa, ricca di oro e dettagli pittorici da perder la testa.

"Si erano rovinate le tavole di legno su cui poggiava il dipinto – racconta Cope – 4 metri per 5. Il restauro si è fermato durante il Covid ma adesso è quasi terminato. Sono affascinato da quello che si può scoprire osservando un’opera da vicino. Il restauro ti dà la possibilità di leggere i particolaricome in una doppia analisi. A Siena ho avuto la fortuna di guardare a pochi centimetri di distanza il Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti. Ho scoperto delle rondini, dettagli che non avevo mai visto da terra".

E proprio a Siena la Fondazione Vaseppi ha deciso di supportare un nuovo progetto. Si tratta del restauro degli affreschi in una stanza delle Pie Disposizioni all’interno del Santa Maria della Scala. "Il soffitto era interamente coperto – spiega il mecenate – venti anni fa sono stati scoperti degli affreschi, pare della Scuola del Lorenzetti. Sono ritratti dei monaci nel deserto di Tebaide. Dalla foggia degli abiti l’affresco è stato realizzato tra il 1340 e il 1344. Una parte del dipinto era già visibile ma dai colori sbiaditi perché esposto all’esterno; invece la parte coperta dall’intonaco ha mantenuto colori vividi. La mia piccola ambizione è quella di contribuire ad accrescere l’esperienza dei futuri visitatori del Santa Maria della Scala".

Il terzo progetto finanziato da Robert Cope è lo scavo del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni. Con il finanziamento della Fondazione Vaseppi lo scorso anno sono state pagate borse di studio ai giovani archeologi che hanno scavato per mesi e scoperto i Bronzi Etruschi che saranno esposti a breve al Quirinale. Progetto che proseguirà anche quest’anno. "Sono felice di accompagnare i ragazzi in questa esperienza straordinaria. San Casciano mi ha accolto con grande affetto e mi pare un modo perfetto per ricambiare. Inoltre è bello vedere giovani archeologi da tutto il mondo arrivare qui e far parte di un progetto così unico".

Cope racconta di quando lui, ragazzo, arrivò per la prima volta in Toscana. "Avevo 17 anni e per un mese, durante le vacanze estive, venni nel Chianti con un mio amico e i suoi genitori che avevano affittato una casa. Ogni giorno era una scoperta. Andavamo a Firenze in autostop, mangiavamo pappardelle al cinghiale nelle trattorie e stavamo seduti per ore in piazza".

Robert Cope si è sempre occupato di finanza e oggi, appena può, raggiunge San Casciano con la moglie e i quattro figli. Anche loro innamorati dell’Italia. "Dopo tanti anni mi sento come uno che capisce la mentalità Italiana". Solo con i tre progetti su Siena e provincia ha investito oltre 300mila euro. Perchè lo fa? "Perchè mi piace. Sento che è il mio modo di ringraziare e vorrei essere di esempio anche per tanti altri stranieri innamorati dell’Italia".