Meccanico morto, s’indaga ancora. Il legale della famiglia in procura

L’avvocato Zampagni sta seguendo l’inchiesta per conto dei congiunti dell’operaio deceduto "Apprezziamo la scelta di trasparenza degli inquirenti. Si è spento un ragazzo di soli 22 anni" .

Meccanico morto, s’indaga ancora. Il legale della famiglia in procura

Meccanico morto, s’indaga ancora. Il legale della famiglia in procura

di Laura Valdesi

SIENA

"Adesso è il momento del dolore e del rispetto per un ragazzo che non aveva neppure compiuto 23 anni. E che è morto sul lavoro", dice l’avvocato Gabriele Zampagni a cui la famiglia di Manuel Cavanna si è affidata per seguire l’inchiesta sulla morte del giovane. Avvenuta venerdì scorso in un’azienda delle Tre Berte a Montepulciano, la ’Elle Emme’, dove il meccanico si era recato insieme al datore di lavoro per occuparsi di un rimorchio telescopico. Il legale ieri era in procura a Siena. "Qualunque valutazione relativa alla dinamica e alle eventuali responsabilità dovrà essere rimessa all’esito degli accertamenti che sappiamo essere in corso e comunque delle indagini preliminari. Al momento prendiamo atto della scelta di trasparenza della procura di comunicare elementi certi ed importanti – osserva l’avvocato Zampagni –, in considerazione della rilevanza pubblica della tragedia. Attendiamo in questa fase, ripeto, l’esito delle indagini che permetterà di fare chiarezza nella garanzia e nel rispetto di tutti". Quanto alla dinamica, l’avvocato del foro di Arezzo ribadisce di aver letto "solo la nota della procura, non so nulla di più. Pone dei punti fermi ma, ripeto, vanno approfonditi. Troppo presto per dare giudizi".

La procura, come noto, ha indagato per omicidio colposo le due persone che si trovavano sul posto al momento dell’infortunio. Quando un tubolare di metallo ha centrato al torace Manuela Cavanna, spezzando la sua vita. Non si sa ancora se sarà necessaria una perizia per capire come mai ciò sia accaduto. Intanto ieri in consiglio regionale è stato fatto un minuto di silenzio per ricordare il giovane meccanico morto mentre lavorava. "Non facciamo solo un minuto di cordoglio – ha sottolineato il presidente Antonio Mazzeo – ma è un impegno che prendiamo tutti insieme a fare di più per fermare questa strage". "Mentre stavamo dando l’addio ad Alessandro D’Andrea, una delle vittime della strage sul lavoro alla centrale di Suviana – ha detto in avvio Mazzeo - è arrivata la notizia della morte di Cavanna. Nel nostro Paese si continua a morire di lavoro, non è tollerabile. Il lavoro è dignità, è vita. E’ un’urgenza assoluta. Questa scia di morte va fermata", ha concluso Mazzeo ricordando le parole del vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro: "In più di un’occasione Papa Francesco ha indicato come prioritaria la considerazione della responsabilità verso i lavoratori".