REDAZIONE SIENA

Mascherine, vaccini, autobus in più La scuola prepara la riapertura

Niente didattica a distanza, tutti in classe. Dirigenti scolastici e aziende di trasporto discutono i piani di rientro

Mentre gli studenti si rilassano al sole in attesa della campanella, non si può dire lo stesso per chi sta gestendo il loro rientro, dopo quella marea di disposizioni entrate di prepotenza nelle agende dei dirigenti scolastici, personale e sindacati. Prima di tutto servirà rimisurare il metro di distanza fra i banchi e la cattedra, poi servirà rimettere insieme gli scatoloni di mascherine fornite dallo Stato a disposizione di tutti gli alunni dai sei anni in su. Studenti che rientreranno tutti in classe, al 100%. Unica eccezione in zona rossa o arancione o in caso di focolai.

Senza la Dad si ripropone il problema delle classi pollaio. Siena non ne è esente. Ma il 100% significa anche avere la maggior parte degli studenti all’interno dei mezzi pubblici e la capienza del trasporto locale resta all’80%. "Per questo, visto il rientro in classe di tutta la popolazione scolastica inseriremo delle corse aggiuntive - afferma Guido Delmirani, presidente di Tiemme -. Faremo nei prossimi giorni tavoli con le prefetture e probabilmente anche con i dirigenti per verificare ogni situazione. Tavoli che sono stati molto utili lo scorso anno".

La riunione metterà in primo piano anche la questione ’ingressi ed uscite scaglionate’, perché le scuole dovranno evitare gli assembramenti, mettendo in conto, però, che ci sarà anche da controllare tutti i giorni il green pass dei docenti. "Impegneremo per ora qualche custode in attesa di avere maggiore chiarezza - afferma il dirigente scolastico dei Licei Poliziani, Marco Mosconi -. Il problema è che non sarà semplice, si perderà molto tempo la mattina per verificare tutti i certificati".

Per chi non ha il green pass, anche se le scuole potranno utilizzare parte delle risorse straordinarie loro assegnate destinandole alla copertura dei costi per effettuare tamponi diagnostici, questi potranno essere effettuati solo per il personale che presenta condizioni di fragilità sulla base di idonea certificazione medica, e non per chi non vuole sentir parlare di vaccino.

Ultimo tema che i dirigenti hanno messo in agenda è quello dell’organico Covid, confermato anche nel 202122. "La conferma, però, è arrivata solo adesso - afferma Anna Cassanelli, segretaria Flc Cgil -, quindi i dirigenti devono ancora fare la richiesta di organico, e il ministero deve stanziare i soldi per assumere. In più lo scorso anno i docenti hanno avuto problemi enormi nei pagamenti. C’è gente che a dicembre voleva licenziarsi perché non era stata pagata. Abbiamo registrato mesi e mesi di ritardo, un disastro. E, il fatto che le modalità di pagamento siano rimaste le stesse dello scorso anno, non ci rende soddisfatti, anzi ci obbliga a partire con il piede di guerra, con diffide al primo ritardo".

Simona Sassetti