
"Avevano dato il socialismo per morto, ma è stato un necrologio precoce". L’ospite di ieri sera di Area Verde Camollia era Claudio Martelli, arrivato a Siena per parlare del suo libro ‘L’antipatico. Bettino Craxi e la grande coalizione’ (La nave di Teseo). Un libro che ripercorre un’epoca. Che resiste alla tentazione di farsi operazione nostalgia, e ricostruisce un pezzo di storia importante, raccontato attraverso il ritratto di una delle personalità che più hanno contribuito a scrivere quelle pagine. Bettino Craxi, nel libro che gli ha dedicato Martelli, amico e delfino del leader socialista, è ‘l’antipatico’. Per tanti motivi. Ma prima di tutto per il modo in cui ha saputo dare corpo alla sua visione politica.
Affiancato da Michele Taddei, Martelli ha ripercorso l’eredità lasciata da Craxi, soffermandosi sull’idea socialdemocratica "che non voleva abbattere il capitalismo – ha detto – ma riformarlo". Martelli si è soffermato sulla sua esperienza da direttore dell’Avanti, la rivista mensile attorno a cui tenta di aggregare una nuova area socialista, che possa "esercitare un’influenza sugli eventi politici". Guardando all’attualità ha definito "scellerata" l’esperienza dei governi guidati da Giuseppe Conte, citando "i gravi errori del reddito di cittadinanza e di quota cento", ma puntualizzando che "anche il governo successivo non è stato un granché". "L’Avanti si è qualificato contestando questi indirizzi – ha detto – e siamo riusciti a creare attenzione con una campagna politica, invocando soluzioni diverse. Abbiamo insistito sull’idea di una rinascita socialista, non attraverso un partitino, ma un’area politica, che ha riunito un gruppo di parlamentari amici dell’Avanti provenienti da Forza Italia, Pd, Radicali. Siamo stati tra i primi a invocare l’arrivo di Draghi. Non è un governo perfetto, ma lui è l’uomo più qualificato in questo momento". E sulla partita per il Quirinale, pochi dubbi: "E’ nostro interesse che in questo momento resti lì".
La rassegna di appuntamenti alla Limonaia continua oggi. Il libro di cui si parlerà alle 18.30 è ‘I misteri del villaggio di Nulvis’ di Arsenio Siani, pubblicato da Associazione Archeologica Odysseus. Un giallo storico, ambientato nell’antica Etruria. A dialogare con l’autore sarà Andrea Marcocci, presidente dell’associazione. Ad accompagnare la serata ci saranno alcune letture a cura di Sabrina Daccò. Venerdì prossimo, nuovo appuntamento organizzato da Toscanalibri, dedicato alla storia della politica con il libro di Paolo Franchi ‘Il Pci e l’eredità di Turati’. L’accesso per il giardino è in via del Romitorio, 4.
Riccardo Bruni