REDAZIONE SIENA

Marinai presidente: "Rimbocchiamoci le maniche e facciamo sempre squadra"

Il magistrato, 54 anni, pisano, descrive "meravigliose" Siena e provincia "La mia porta sempre aperta per affrontare le sfide del sistema giustizia. Dalla digitalizzazione al processo telematico, alla carenza di amministrativi" .

Il magistrato, 54 anni, pisano, descrive "meravigliose" Siena e provincia "La mia porta sempre aperta per affrontare le sfide del sistema giustizia. Dalla digitalizzazione al processo telematico, alla carenza di amministrativi" .

Il magistrato, 54 anni, pisano, descrive "meravigliose" Siena e provincia "La mia porta sempre aperta per affrontare le sfide del sistema giustizia. Dalla digitalizzazione al processo telematico, alla carenza di amministrativi" .

di Laura Valdesi

"Serve sinergia per affrontare le nuove sfide. Non guardiamo solo al nostro orticello ma cerchiamo di aprirci. Intanto la porta del mio ufficio lo sarà sempre per gli addetti ai lavori e per tutti coloro che, magari, vogliono suggerire migliorie del servizio. Punteremo a renderlo più funzionale e moderno. La velocità è poi essenziale. Lavoriamo allora tutti insieme. Rimbocchiamoci le maniche". Parole che tracciano il ’programma’ del nuovo presidente del tribunale di Siena Gianmarco Marinai, 54 anni, pisano che dal luglio 2018 al 14 maggio scorso è stato, tra l’altro, prima presidente della sezione penale e poi di quella civile del tribunale di Livorno. Accolto dall’applauso dei magistrati senesi, di tutte le autorità, dal prefetto ai vertici delle forze di polizia, riuniti nell’aula al terzo piano del tribunale per il suo insediamento. "Un grandissimo onore e una responsabilità. Sento il peso dell’incarico ma sono conscio del lavoro che ci attende. Le sfide sono tante, dalla digitalizzazione al processo telematico sia civile che penale, l’enorme problema della carenza di personale amministrativo. Una situazione difficile. Dobbiamo porci rispetto ad esse – ribadisce Marinai – con l’atteggiamento di chi intende trovare soluzioni, pur nelle ristrettezze, affinché il servizio giustizia sia vicino al cittadino". Dalle sue parole traspare come intende il lavoro dei magistrati "che è di applicazione delle norme, mai solo astratta e formale". Una pennellata di leggerezza nel discorso quando descrive Siena e la sua provincia, riprendendo l’assist del procuratore Andrea Boni (vedi articolo a destra), "come le più belle, sono sempre venuto volentieri in queste campagne meravigliose". E se si sottolinea, a margine, che il territorio sempre tranquillo sta cambiando pelle non si sottrae: "Il mondo muta, non solo nelle grandi città e in porti come quello di Livorno. Accade anche nei piccoli centri, nelle campagne. Bisogna non avere paura, però, del cambiamento ponendoci di fronte alle nuove realtà con la mente aperta sapendo che non si possono affrontare problemi nuovi con schemi vecchi". Carattere gioviale e aperto, fama di ottimo organizzatore, sfodera l’ironia quando si accenna ai consigli del presidente del tribunale di Livorno Luciano Costantini che era prima a Siena. Sorride poi dribbla: "Ama il risotto di mare per cui sarà molto contento che io sia venuto a Siena. Andavamo al ristorante dove non ci proponevano questo piatto sapendo che non lo gradivo troppo. Adesso potrò averlo con tutta la livornesità dentro".

Approfondisce cosa vuol dire, in pratica, il suo ’rimbocchiamoci le maniche". "I risultati nel mondo della giustizia, vista anche la scarsità di mezzi, si possono raggiungere solo se coinvolgiamo fattivamente magistrati, avvocati, la procura ma anche il personale amministrativo, le forze dell’ordine e istituzioni locali che dovranno avere un ruolo centrale nello sviluppo di eventuali progetti migliorativi del servizio giustizia", osserva Marinai. Ribadisce fra gli obiettivi la rapidità delle risposte al cittadino "compatibilmente con la carenza di personale e a volte con l’inefficienza dei mezzi informatici".