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Magistrato delle Contrade. Rettore, eletto Squarci. La deputazione confermata in blocco

Ieri sera la riunione degli onorandi: bis per il priore dell’Istrice . Il cda del Consorzio tutela del Palio scade il prossimo anno .

Magistrato delle Contrade. Rettore, eletto Squarci. La deputazione confermata in blocco

E’ terminata a tarda serata la riunione del Magistrato delle Contrade che era stata convocata in primis per l’elezione del rettore. Il nome uscito dalla commissione che in meno di un mese ha svolto le consultazioni – composta da Stefano Donnini del Bruco, Luigi Sani del Drago e Francesco Cillerai dell’Oca – è stato quello dell’uscente Emanuele Squarci. I priori non hanno avuto esitazioni ieri sera a confermarlo per un altro anno nel ruolo. Sarà lui al vertice del Magistrato nella stagione forse più delicata degli ultimi tempi, pandemia a parte. In quanto a breve dovrebbero maturare le decisioni del Governo relative al decreto della presidenza del consiglio dei ministri destinato a superare l’ordinanza Martini, prorogata fino al 31 maggio. Oltre a portare avanti il progetto di far dichiarare il Palio patrimonio immateriale nazionale. Ad affiancare Emanuele Squarci per i prossimi dodici mesi sarà lo stesso poker di priori che finora ha composto la deputazione del Magistrato. Si tratta di Carlo Piperno (Lupa), pro rettore, di Benedetta Mocenni della Selva, Alessandro Mariotti del Leocorno e Marco Grandi della Chiocciola.

Per quanto riguarda il Consorzio tutela del Palio, restando in tema di cariche, non ci dovrebbero essere novità. Sarà convocata l’assemblea dei soci, che come ogni stagione approverà il bilancio. Ma il consiglio di amministrazione dura in carica fino al prossimo anno. Nessuna scadenza, dunque. Per quanto riguarda poi il fatto che molti componenti non sono più alla guida delle rispettive Contrade, non va dimenticato quanto recita l’articolo 18 dello Statuto del Ctps. " Al momento della nomina dell’organo amministrativo la maggioranza dei suoi componenti deve rivestire la carica di Onorando Priore. Possono far parte del Cda, oltre agli Onorandi Priori delle Contrade socie, anche persone che non ricoprono tale carica, purché la maggioranza degli amministratori sia sempre costituita da soggetti persone fisiche indicate dai soci. La cessazione dalla carica di Onorando Priore, durante lo svolgimento del mandato di amministratore – recita infatti l’articolo 18 – non comporta la decadenza da tale mandato, anche nel caso in cui il numero di Onorandi Priori in carica, dovesse divenire inferiore alla maggioranza dei componenti".