’Mafia, una donna contro’. La sfida di Valeria Grasso

Nella sala delle Lupe la battaglia dell’imprenditrice contro il clan Madonia

’Mafia, una donna contro’. La sfida di Valeria Grasso
’Mafia, una donna contro’. La sfida di Valeria Grasso

La violenza di genere e la criminalità organizzata, un legame poco raccontato ma purtroppo forte. L’evento ‘Reagire alla violenza di genere nelle realtà mafiose’ ha portato alla luce questo aspetto nel corso dell’incontro con Valeria Grasso, testimone di giustizia e autrice di ‘Mafia: una donna contro’ moderato dalla giornalista Katiuscia Vaselli. Fra i relatori anche l’assessore al sociale Micaela Papi, Chiara Parri, presidente della commissione consiliare delle elette e Manuela Iati, giornalista. "Ho lottato contro un mostro che si chiama mafia – ha raccontato Grasso -. Mi sento una donna libera, ho sofferto e soffro, ma oggi se sono qui è perché voglio portare un messaggio a tutte le donne: si deve dire ‘no’ a qualsiasi forma di violenza, che si chiami ‘mafia’, ‘marito’ o ‘padre’".

Una violenza che, seppure muta le sue forme, alla radice è sempre la medesima. "Dobbiamo ancora fare tanto per proteggere le donne che denunciano, hanno bisogno di un sopporto. Nel momento in cui una donna dice ‘no’ lo sta dicendo anche per i figli, nella consapevolezza che potrebbe significare perdere tante certezze – ha detto la testimone di giustizia -. I miei figli hanno perso tanti anni di scuola, hanno perso la loro adolescenza vivendo nascosti. Sono scelte difficili, ma vanno fatte". Anche il questore Pietro Milone ha tenuto un intervento sul ruolo della Polizia nel contrasto alla violenza di genere. "I diversi attori devono unirsi – ha detto il questore -. Il grosso lavoro da fare è nei confronti dei ragazzi, così investiamo sul nostro futuro e contribuiamo alla nascita di una nuova cultura".

Eleonora Rosi