di Marco Brogi
Saranno forse le immagini delle telecamere a indirizzare le indagini. Il caso della maestra che avrebbe strattonato un bambino in una scuola materna della Valdelsa è oggetto in queste ore di tutta una serie di ulteriori controlli da parte dei carabinieri della compagnia di Poggibonsi. Un ruolo decisivo potrebbe averlo le telecamere di videosorveglianza all’interno della scuola. I carabinieri stanno visionando le immagini, teoricamente in grado di fornire elementi rilevanti per fare completa luce sull’intera vicenda. Le indagini, vista l’estrema delicatezza del caso, sono coperte dal massimo riserbo e nulla trapela dalle bocche rigorosamente cucite degli inquirenti.
Sarebbe stata una lettera-esposto di un gruppo di genitori a sollevare il problema e a far scattare di conseguenza le indagini su una vicenda che, coinvolgendo il lavoro di una insegnante e i bambini, ha il diritto di essere trattata con il massimo tatto. A tutti i livelli. Si spiega anche in questa ottica il riserbo assoluto che avvolge il caso. Un episodio, quello del presunto maltrattamento del piccolo, ancora tutto da verificare e da provare. Le indagini, tuttavia, non sono concentrate soltanto sulle immagini delle telecamere della scuola materna in questione. I carabinieri cercheranno nei prossimi giorni di acquisire elementi anche in altro modo, analizzando e approfondendo varie situazioni. La vicenda ha suscitato un certo clamore. Ma in questa faccenda al momento di certo non c’è nulla e proprio per questo la prudenza è d’obbligo. Alle indagini il compito di chiarire l’accaduto.