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Maccari e Bilenchi Storia di un’amicizia

Domani a partire dalle 17 al Museo San Pietro di Colle ci sarà la presentazione dell’attesa monografia.

Maccari e Bilenchi Storia di un’amicizia

Un modo per ricordare l’amicizia che legava Mino Maccari a Romani Bilenchi Sarà presentato domani alle 17 a Museo San Pietro di Colle il volume ‘Mino Maccari, un senese spavaldo’, monografia a cura di Francesco Maria Pistoia (Effigi edizioni) con la prefazione di Roberto Barzanti.

L’appuntamento è organizzato dall’Associazione Amici di Romano Bilenchi, Associazione culturale Mino Maccari con il Comune e la collaborazione di Opera Laboratori. Un omaggio culturale della città all’opera di due grandi personaggi. Soprattutto per riscoprire un Mino Maccari non solo artista e scrittore, ma anche epigrammista, giornalista ed elzevirista da terza pagina. "Intendiamo presentare questo bel volume di questo giovane studioso – sottolinea Claudia Corti, presidente dell’Associazione Amici di Romano Bilenchi – che affronta la figura di Maccari non soltanto dal punto di vista artistico, ma soprattutto letterario, analizzando il suo percorso con l’utilizzo di fonti letterarie fino ad arrivare agli aforismi e a quelle forme di scrittura breve che accompagnavano le incisioni di Maccari stesso". "Mancava una monografia che su Mino Maccari proponesse un’analisi comprensiva dell’intero operare del suo multiforme ingegno e accordasse ampio rilievo alla sua scrittura – afferma Roberto Barzanti –. Del giornalista talmente poco si è scritto che quasi resta sconosciuto ai più. E che dire dell’elzevirista, il termine forse non gli sarebbe piaciuto, di terza pagina che ha lasciato penetranti pagine, e non, si badi, da prosa d’arte, ma asciutte e vergate in una lingua scandita dai ritmi stringati di una favolistica e ammiccante toscanità? Insomma, un tutto Maccari mancava".

L.A.