MASSIMO BILIORSI
Cronaca

L’occhio di sceneggiatori e registi rinnova la bellezza della città

Il capitolo dedicato al capoluogo, come una guida piena di curiosità

Il capitolo dedicato al capoluogo, come una guida piena di curiosità

Il capitolo dedicato al capoluogo, come una guida piena di curiosità

Un capitolo a sé il capoluogo. Siena, visto da un altro evocativo orizzonte: si comincia con lo sperimentale "Quo Vadis?" del 1924 dei fratelli Bonnoli, con il passaggio obbligato di "Palio" di Blasetti, "Giulietta e Romeo" di Castellani, "La ragazza del Palio" di Zampa, "Una cavalla tutta nuda" di Rossetti, "Sette note in nero" di Fulci, "Venti di guerra" di Kurtis, "L’aria serena dell’ovest" di Soldini, "Con gli occhi chiusi" della regista Archibugi, "Quantum of solace" di Forster, terminando con i recentissimi, proprio di questo 2025, "Solo mio" di Charles e Daniel Kinnane e "War 2" di Mukerji. E nel mezzo tante altre pellicole da (ri)scoprire grazie alla felice e esauriente idea di Paola Micheli.

Anche Siena ci apparirà in tanti altri modi. Con questa guida in mano si attraversa terre e strade, ci si può fermare a bere e mangiare, magari leggendo i commenti a pellicole che sono state impressionate da questa bellezza. Perché di bellezza si tratta e una nuova chiave di lettura ci sta davvero bene. E lasciarsi andare a commenti e ricordi. Una guida che potrà essere il vangelo laico di un turismo attento, lento, pronto a fermarsi, disponibile a lasciarsi incantare. Il cinema del resto è proprio un mirabile incanto che ha la forza di ripetersi senza mai essere uguale.

Ma. Bi.