REDAZIONE SIENA

Lo sviluppo è sostenibile con i big "L’agenda Onu riparte da Siena"

Dall’economista Jeffrey Sachs all’accademica Phoebe Koundouri, via alla sei giorni per salvare l’ambiente. Al Santa Chiara Lab rush finale per la Siena International School on Sustainable Development

Si torna a parlare dei grandi temi dell’ambiente, al Santa Chiara Lab, con l’inaugurazione della fase finale della Siena International School on Sustainable Development, creata nel 2018, prima iniziativa formativa lanciata in Italia per approfondire i temi dell’attuazione dell’Agenda 2030 dell’Onu e dei 17 Sustainable Development Goals. La quarta edizione, ospitata dall’Università di Siena, è guidata da un Comitato Scientifico presieduto da Jeffrey Sachs (Sustainable Development Solutions Network) e co-presieduto da Phoebe Koundouri (Università di Atene) e Carlo Papa (Fondazione Enel). Direttore della Scuola è il professor Angelo Riccaboni, Presidente del Santa Chiara Lab.

"La pandemia ha come messo in pausa l’impegno verso gli Obbiettivi dell’Agenda 2030 – ha detto Francesco Frati, rettore dell’Università di Siena – ma nel mentre i problemi si sono aggravati. Ora è il momento di tornare a occuparsi di temi quali le ineguaglianze, il riscaldamento globale, la fame nel mondo, l’inquinamento e la perdita di biodiversità. È il momento di impegnarci tutti in questa direzione. La Siena International School on Sustainable Development 2022 vuole dare una risposta con la formazione di coloro che dovranno trovare soluzioni e proporre cambiamenti per uno sviluppo più equo e sostenibile del Pianeta".

Nel suo intervento, Paolo Benini, assessore all’Istruzione di Siena, ha evidenziato come raggiungere obiettivi sfidanti quali quelli dell’Agenda 2030 richieda "intenzioni chiare, un impegno quotidiano e molta creatività per attuare soluzioni concrete che agiscano nel breve e nel medio-lungo periodo". Papa ha sottolineato quanto l’urgenza della situazione climatica richieda soluzioni concrete, basate su evidenze scientifiche: "Serve pragmatismo, tutelare la salute del nostro pianeta e degli esseri umani è essenziale. È quindi necessario agire velocemente, ma con la consapevolezza che si possono trovare soluzioni efficaci". "Per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile – ha aggiunto Riccaboni – serve una visione olistica. La decarbonizzazione è sicuramente al centro dell’attenzione generale. Nell’ambito della Scuola la trattiamo nella consapevolezza che va attuata tenendo in considerazione anche le questioni sociali, economiche, alimentari e di uso delle risorse naturali".

Ospite dell’incontro inaugurale il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, che ha sottolineato come la sostenibilità sia finalmente al centro delle politiche pubbliche e nei piani di business dei privati. Durante la settimana, al Santa Chiara Lab si riuniranno esperti internazionali e docenti di alto livello che terranno lezioni in presenza, workshop interattivi e visite in azienda. Sei giorni nei quali si immagineranno e implementeranno soluzioni per contribuire alla decabornizzazione e a costruire un pianeta più sostenibile. I 30 partecipanti sono stati selezionati tra i 370 ammessi alle prime due fasi della Scuola (svolte da marzo a maggio), un pubblico internazionale proveniente da oltre 60 paesi. Il professor Sachs chiuderà la settimana formativa con una lezione in presenza, aperta al pubblico, che si svolgerà venerdì dalle 18.30 alle 19.30 nel cortile del Rettorato.

Riccardo Bruni