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Lo stadio comunale cambia nome Sarà intitolato a Giuseppe Bianchini

Lo stadio comunale cambia nome Sarà intitolato a Giuseppe Bianchini

Cambia nome lo stadio comunale di Montalcino. Da domani si chiamerà “Stadio comunale Giuseppe Bianchini”. Un atto questo che nella città del Brunello è considerato dovuto nei confronti di un uomo che ha speso la sua vita per il bene del territorio, dal suo lavoro di produttore e imprenditore a quello di presidente del Montalcino calcio. Quindi imprenditore ma anche promotore sociale, capace di coinvolgere tutti in un progetto legato allo sport ma che ha catalizzato, nel suo realizzarsi, l’interesse e la passione di tutta una comunità. Chiamato alla guida di un sodalizio sportivo che navigava nelle anonime acque di una terza categoria, lo ha portato durante la sua lunga presidenza (1990 - 2004) fino ai massimi livelli del calcio regionale conquistando promozioni continue fino all’Eccellenza e sfiorando per due anni consecutivi il clamoroso salto in serie D. Costruì uno staff infaticabile che permise alla società sportiva di avere un assetto societario importante e competente. Per questo motivo l’attuale Società ASD Montalcino chiese, supportata anche da una petizione firmata da centinaia di cittadini, di intitolare lo stadio ad un personaggio tutt’oggi amatissimo. Domani quindi alle 17,30 si terrà la cerimonia durante la quale sarà scoperta la targa all’ingresso dell’impianto sportivo. Tutto inizierà con il saluto dell’attuale presidente del Montalcino Bernardo Losappio, del Sindaco Silvio Franceschelli, dei figli di Giuseppe Bianchini Paolo e Lucia e della moglie Anna. Alla cerimonia interverranno anche il presidente provinciale FIGC Carlo Forte, il presidente di quegli anni Maurizio Madioni, i presidenti del Consorzio e della Fondazione territoriale del Brunello Fabrizio Bindocci e Remo Grassi, il comandante della stazione carabinieri Giouseppe Lauretti, Celeste Pin ex calciatore della Fiorentina e amico della famiglia Bianchini. Saranno anche presenti ex giocatori e allenatori di quegli anni quali Sergio Carboni e Valerio Beltrami per citarne alcuni. Al termine aperitivo e cena presso gli stand della festa di primavera, ideata proprio da Giuseppe Bianchini.

Andrea Falciani