Non ci sono solo i top, il giorno dopo, ma anche inevitabilmente i flop. Il più clamoroso è quello della lista di Luigi De Mossi, sindaco in carica, che si ferma ad appena lo 0,79 per cento con duecento voti. Molto frastagliato il voto nel Polo civico, senza picchi particolari, mentre un altro dato fa riflettere: Massimo Castagnini è stato l’unico a prendere meno voti delle liste: 1945 rispetto a 2182, segno che i voti disgiunti hanno avuto un peso non secondario, anche se non hanno certo cambiato la storia delle elezioni (magari si vedrà al ballottaggio quanto peseranno).
I voti di chi si era candidato della giunta uscente: Michele Capitani 262, David Luciano Chiti 222, Stefania Fattorini 188, Francesca Appolloni 61, Paolo Benini 59. Tra gli ex dell’era De Mossi, 177 voti per Sara Pugliese, 44 per Massimo Sportelli.
Tra i candidati più conosciuti, si è fermato a 8 voti Luca Verdone, fratello di Carlo.
Sono sessanta su 638, quindi circa il dieci per cento, i candidati che non hanno ricevuto alcuna preferenza.