REDAZIONE SIENA

L’inquinamento, un’indagine in Toscana Ci sono anche 67 corpi idrici sotterranei

Si considera l’acqua un bene illimitato, suddiviso in due varietà: dolce e salata.

Abitualmente si considera l’acqua un bene illimitato, suddiviso in due sole varietà, dolce e salata. In realtà le acque si possono distinguere in base ad altre caratteristiche: fisico (temperatura, calore e sporcizia); chimico (sali, gas e prodotti chimici); biologico (presenza di microorganismi); Inquinare l’acqua, significa, modificare le caratteratteristiche in modo tale da renderla inadeguata allo scopo a cui è destinata.

In Toscana, sono stati individuati 67 corpi idrici sotterranei, che traggono informazioni da una rete di oltre 500 stazioni operanti dal 2002 a oggi. Questi sono in accordo con quanto previsto dalla normativa nazionale e comunitaria. Vengono valutati sotto 3 aspetti principali: stato chimico: con il quale si fa riferimento all’assenza o alla presenza entro determinate soglie di inquinanti di fonte antropica; stato quantitativo: con il quale si fa riferimento alla debolezza, agli squilibri quantitativi, cioè a quelle situazioni, molto diffuse, in cui i volumi di acque estratte non sono adeguatamente proporzionati alla ricarica superficiale; tendenze: con il quale si fa riferimento all’avviarsi di tendenze durature e significative e all’incremento degli inquinanti. Quindi, considerando i vari tipi di inquinamento dell’acqua si deduce che la principale fonte in Toscana è il trattamento delle acque di rifiuto, dall’agricoltura e dalle centrali elettriche a combustibili fossili