La tendenza era già nota dai dati precedenti, ma il consolidamento continua a essere motivo di soddisfazione: l’export senese vola nel 2023, con un +48,4 per cento rispetto all’anno precedente, salendo da 2,5 a 3,7 miliardi di euro. A fare da locomotiva il settore farmaceutico che da solo ammonta a due miliardi di euro, l’80 per cento in più sul 2022. Il manifatturiero nel complesso cresce, mentre frenano le bevande con una leggera flessione.
"Si tratta di dati – osserva Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena – che fanno emergere la crescita di rilevanza del nostro export innanzitutto a livello regionale: infatti rispetto al 4,9% sul totale regionale del 2020, abbiamo assistito ad un incremento al 6% nel 2021 e al 6,4% nel 2022 fino ad arrivare all’8,8% dei primi nove mesi del 2023".
Sul fronte dei mercati destinatari dell’export farmaceutico, il primato va agli Stati Uniti, con 772 milioni (+77 per cento), seguiti da Polonia e Belgio. "In attesa dei dati definitivi dell’anno, pur in presenza di segnali che sembrano ipotizzare un possibile rallentamento dell’economia italiana nei prossimi mesi, questo 2023 conferma Siena come una delle province toscane più vocate all’export. Un risultato non scontato fino a pochi anni fa", aggiunge Guasconi.
Il segretario generale Marco Randellini pone l’accento sul comparto agroalimentare: "Per l’export provinciale sono 479 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno, per i trequarti realizzati dal settore delle bevande, in cui il vino rappresenta sicuramente la voce dominante. Per le etichette senesi, nei primi nove mesi del 2023, si è registrato un export. Il comparto della camperistica è il secondo settore dell’export senese con un controvalore pari a oltre 468 milioni di euro".