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L'ex Catasto a Vico Alto a Siena potrebbe avere un futuro da studentato

L'ex immobile del Catasto a Vico Alto potrebbe diventare uno studentato: il Ministero dell'Università stanzia 467 milioni di euro per cofinanziare interventi di riconversione. Invimit offre una piattaforma per segnalare immobili dismessi entro l'8 settembre.

L'ex Catasto a Vico Alto a Siena potrebbe avere un futuro da studentato

L’ex immobile del Catasto a Vico Alto potrebbe avere un futuro da studentato, sempre che qualche privato carpisca l’occasione di finanziamenti pubblici e investa nella conversione e seguente gestione di un edificio dismesso da tempo. In risposta all’emergenza-alloggi universitari diffusa in tutta Italia – che ha dato vita alla protesta delle tende da parte degli studenti - il Ministero dell’Università ha stanziato dapprima 467 milioni di euro per cofinanziare interventi per la realizzazione di strutture residenziali, grazie a fondi nazionali e a risorse Pnrr: in realtà siamo al quinto bando, dal decreto del 2000, che seppur modificato, prevede il cofinanziamento fino al 75% del costo totale da parte dello Stato per la realizzazione di alloggi e residenze universitarie.

A incalzare gli enti pubblici a mettere a disposizione immobili di proprietà inutilizzati è intervenuta Invimit, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha attivato una piattaforma attraverso la quale gli Enti pubblici territoriali e le Amministrazioni centrali dello Stato potranno candidare i propri immobili dismessi, con una manifestazione d’interesse. E qui arriverebbe la candidatura del grande immobile del Catasto, di proprietà del Demanio, quindi di un ente statale. L’obiettivo è realizzare alloggi per studenti riusando fabbricati pubblici dismessi riconvertiti: questo concentrando in un unico fondo immobiliare un numero importante di asset pubblici. Il progetto ideato e portato avanti da Invimit, che riprende il meccanismo dell’Offerta pubblica di acquisto, ha come scopo l’individuazione di immobili mediante una procedura di selezione al fine di acquisirne la proprietà e candidarli per ottenere poi le risorse stanziate dal Pnrr.

In seguito il Mur ha annunciato nuovi stanziamenti per il valore di 660 milioni di euro rivolti a imprese e operatori privati per la riforma dell’housing universitario. Su questa strada Comuni, Province, Regioni, Città Metropolitane e Amministrazioni Centrali avrebbero dovuto segnalare gli immobili dismessi attraverso la piattaforma Invimit entro il 4 agosto scorso, ma la procedura è stata prorogata all’8 settembre prossimo.

P.T.