REDAZIONE SIENA

L’evento Lavoro sicuramente "La persona sia al centro"

Tre giorni di convegni fra Comune, imprenditori e responsabili della sicurezza

Diciannove relatori per tre giorni di convegni sul mondo del lavoro. Sono i numeri del ciclo di eventi ’Lavoro Sicuramente’ organizzato dal Comune di Siena insieme ad Anpit, associazione nazionale per l’industria e il terziario che si è svolto il 2, il 6 e il 10 marzo. Al centro dei numerosi interventi dei relatori fra cui spiccano fra gli altri il cardinale Augusto Paolo Lojudice, Francesca Appolloni, assessore al welfare di Siena, Federico Iadicicco, presidente nazionale Anpit e Francesco Bini Verona, direttore ricerca e sviluppo di Teseo Srl e Francesco Cosimi, vicepresidente di Genesi, c’è stata la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Un fatto che "non deve essere assolutamente visto – spiegano dall’Anpit – come un mero prescritto normativo a carico dei datori di lavoro, ma risultato di un processo organizzativo che sfrutta le potenzialità ed il supporto, anche tecnologico, a beneficio di datori e dipendenti. Per lavorare sicuramente serve quindi l’applicazione di modelli flessibili ed efficienti di organizzazione del lavoro che tengano conto, oggi più che mai, di fattori sociali, e di sostenibilità per creare valore per le imprese, per il Paese e generare occupazione". A margine del ciclo di incontri è arrivato anche il commento dell’assessore Appolloni.

"L’intento – spiega – è stato offrire un momento di confronto sul valore che il lavoro ha e dovrebbe avere rispetto all’essere umano, partendo da una lettura interessante, il libro di Federico Iadicicco, per poi declinarlo, sempre nell’ottica di un’attività al sevizio della persona, come luogo sicuro nel quale mettere a frutto i propri talenti".

Tra i protagonisti del secondo incontro, quello de 10 marzo i tecnici che di questi aspetti si occupano: Asl Sud Est, Dsu, Ispettorato del Lavoro e dirigente e Rspp del Comune di Siena.

"Un confronto tra esperienze – aggiunge Appolloni – che appartengono ad ambienti lavorativi diversi ma che tutti, con normativa e tecnologia, in sinergia tra enti pubblici e privati, si occupano di organizzare il lavoro, stilare piani di sicurezza, dare loro concreta attuazione attraverso la formazione dei dipendenti".

Al centro dell’incontro del 6 marzo il libro del presidente nazionale Anpit, Federico Iadicicco, ’Delle cose nuove’.

"Un libro che – spiega ancora Appolloni – offre, in maniera ben documentata, anche il mio pensiero in ordine alla centralità della persona umana rispetto al lavoro. Prima ci salutavamo domandando ‘come stai?’ Oggi augurandoci ‘buon lavoro’. Non esiste più la distinzione tra sfera personale e privata e spazio lavorativo; il tempo tende a diluirsi in un indistinto e la persona ad essere appiattita sulla sua attività lavorativa e di ‘criceto consumatore’. Viviamo nell’abbondanza e non siamo felici, forse è il caso di ripensare il rapporto crescita economica e crescita civile, perché il mercato torni al servizio dei bisogni sociali veri, con una politica che valuta e sceglie fornendo una visione di paese. Il mio sogno da amministratrice pubblica – conclude – è uno Stato consapevole di essere strumento per la realizzazione migliore delle sorti dei propri cittadini".