
di Orlando Pacchiani
A San Casciano dei Bagni sono arrivati (anche) gli studenti del Trinity College Dublin Classics per riprendere gli scavi al Bagno Grande. A Murlo si lavora di nuovo a Poggio Civitate e si prepara la due giorni di ’Blu etrusco’ a fine agosto. A San Gimignano il team dell’Università di Lovanio ha ripreso lo scavo della Villa romana di Aiano - Torraccia di Chiusi. A San Galgano, comune di Chiusdino, il diario quotidiano sulla pagina Facebook racconta i progressi degli scavi intorno all’abbazia, guidati dall’Università degli studi di Siena. E ancora la villa romana ritrovata lungo la Siena-Grosseto, all’altezza del bivio per Fontazzi, gli scavi a ponte a Bozzone e sicuramente qualcosa è rimasto fuori in questa rapida carrellata.
La mappa degli scavi archeologici in provincia di Siena è costellata di iniziative, tutte di straordinario valore scientifico, alcune premiate anche dalla ribalta mondiale come nel caso di San Casciano dei Bagni, divisa tra mostra al Quirinale (dove i biglietti sono già esauriti fino a ottobre), prospettiva del nuovo museo e nuove ricerche. Una geografia che rappresenta anche un’occasione imperdibile per studenti e ricercatori non solo italiani, ma di ogni parte del mondo.
L’emblema della simbiosi virtuosa tra cultura e attrattività di un territorio, perché il passo successivo è il richiamo di un turismo non frettoloso ma interessato ad approfondire l’identità di queste terre, i risvolti delle singole storie che diventano la trama di una grande storia.
Basti pensare a cosa hanno significato i ritrovamenti di Poggio Civitate a Murlo per raccontare la civiltà etrusca. E a quanto si sta ricostruendo della cittadella monastica che in epoca medievale si era sviluppata intorno a San Galgano.
Dagli studi universitari, alle amministrazioni comunali, ai gruppi nati sul territorio in tutta la provincia: la mobilitazione intorno a questa miniera d’oro, riportata alla luce pezzo dopo pezzo da mani sapienti e studiosi attenti, rappresenta uno di quegli aspetti su cui Siena ha il dovere di continuare a investire.
Lo hanno capito gli amministratori di San Casciano Bagni, che cambieranno il corso della propria realtà, di Chiusdino, dove stanno costruendo un progetto ambizioso, ancora di Murlo, San Gimignano e ovunque ci si stia impegnando sul fronte delle ricerche archeologiche.
Piccola, nemmeno tanto, postilla: spesso questo non è stato capito proprio nel capoluogo, basti pensare alle occasioni perse al Santa Maria della Scala. Anche se non è mai troppo tardi per rimediare.