L’EcoSito cresce ancora Lo usa il 20% delle utenze

Il bilancio di Buzzichelli "Due mesi di apertura. Questi numeri. sono incoraggianti"

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Prosegue la sperimentazione del Comune di Siena relativa all’Ecosito in via Fontebranda, la struttura inaugurata a inizio ottobre. Una struttura moderna che permette di gestire i rifiuti in zona centro storico e che, di fatto, costituisce un’alternativa al “porta a porta” utilizzato fin qui (e che rimane comunque in vigore). All’interno dell’EcoSito, al quale si accade tramite SeiCard, oltre a un punto informativo, ci sono i contenitori ad accesso controllato e i raccoglitori per altri rifiuti di Sei Toscana, non interessati dal ‘porta a porta’: olii esausti, pile, farmaci e Raee.

I dati raccolti fin qui dicono che le utenze domestiche che hanno utilizzato l’EcoSito sono oltre il 20% di quelle abilitate. Nelle ultime due settimane, inoltre, si registra un trend in crescita, segno che la struttura comincia a essere conosciuta e utilizzata. ll 6% delle utenze che non hanno fin qui utilizzato la struttura risultano comunque utilizzatori dei contenitori ad accesso controllato. "I dati delle prime settimane – spiega l’assessore Silvia Buzzichelli – sono positivi e in crescita, la struttura è utilizzata e funziona: viene costantemente pulita, l’impianto di aerazione e smaltimento funziona alla perfezione e lo spazio non crea alcun disagio".

"Nella zona la situazione è migliorata per quanto riguarda lo smaltimento dei sacchi e, in generale, i fenomeni di abbandono dei rifiuti, grazie alla possibilità della doppia opzione: il ‘porta a porta’ e appunto l’Ecosito. Vorrei ricordare che stiamo parlando di una struttura che è entrata in funzione da nemmeno due mesi" . L’amministrazione ha anche deciso di allargare l’utilizzo dell’Ecosito a circa 30 utenze non domestiche che sono state però assimilate alle domestiche. "Fra le altre cose – conclude Buzzichelli – vorrei sottolineare che prosegue la differenziata e con costi totali che per la comunità si stanno abbassando. Nel 2018 il Piano economico finanziario relativo alla Tari era di 14 milioni e 901 mila euro e non era stata pianificata alcuna riorganizzazione della raccolta, con la differenziata ferma a sotto il 40% per cento. Dopo due anni con i cassonetti smart e il piano per il centro storico e quindi il Pef è aumentato, nel 2022 la cifra è di 13milioni e 923mila euro, quindi inferiore rispetto all’ultimo anno dello scorso mandato".