
Inaugurazione al policlinico sulla riqualificazione strutturale e tecnologica. Giani: "Grande volontà di intervento". Barretta: "Sempre più all’avanguardia".
Quasi tre milioni di euro d’investimento per il nuovo angiografo biplano della neuroradiologia diagnostica e terapeutica delle Scotte. Il macchinario è stato inaugurato ieri alla presenza anche del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. L’angiografo, insieme al rifacimento di una nuova sala d’aspetto rilassante, sono passi nella costruzione di un vero e proprio ‘polo angiografico’.
"Mi ha colpito il senso di trasmissione umana accanto alla competenza specifica che è stato riposto nella progettazione del reparto, e questo ci dà il senso di una realtà che avrà come punto di riferimento l’ambiente volano, che sta seguendo i tempi del Pnrr – ha commentato Giani –. Il fatto di inaugurare questo angiografo vuol essere un simbolo della volontà di intervento e nella fiducia nel sistema di maestranze che le Scotte rappresentano, oltre che nel lavoro del direttore generale Antonio Barretta". In particolare, l’investimento sostenuto per l’attrezzatura è di 1,9 milioni, di cui 1,7 milioni finanziati con fondi Pnrr e il resto con fondi regionali.
L’importo dei lavori è di 874mila euro. "Poco tempo fa abbiamo fatto un altro investimento nel polo angiografico, di un milione e due di euro. Negli ultimi mesi quindi gli investimenti nel reparto sono di quattro milioni di euro – ha detto il dg Antonio Barretta –. Inoltre, nel 2021 avevamo circa 75% di attrezzature che avevano più di 10 anni. La percentuale è scesa al 40 e da qui a fine anno si abbatterà ulteriormente al 25. Penso che un Aou deve essere all’avanguardia anche come tecnologie e spero che si continui in questa strada". La nuova dotazione tecnologica è stata inserita all’interno di uno spazio completamente riprogettato per dare vita a un ’polo angiografico’ all’interno delle Scotte.
"L’investimento ci permette di stare al passo con i tempi per quel che riguarda l’interventistica neurovascolare, cioè un tipo di chirurgia meno invasiva in cui, attraverso le vie vascolari, possiamo curare patologie locate nel cervello – ha spiegato la direttrice del reparto Sandra Bracco –. Abbiamo anche una nuova ‘recovery room’, uno spazio rilassante per i pazienti, ispirata alla faggeta dell’Amiata, con lo scopo di umanizzare la cura". Presenti l’assessore comunale alla sanità Giuseppe Giordano, il rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra e l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini. "Un altro tassello del percorso di riqualificazione strutturale e tecnologica dell’Azienda ospedaliera universitaria senese – ha concluso Bezzini –, con grandi investimenti in corso di realizzazione e tante risorse per le tecnologie".