
Alcune. opere di Aleardo Paolucci sono state esposte nei locali della filiale di Banca Tema a Montepulciano
La maxi-fusione che, negli ultimi otto anni, ha interessato alcuni istituti di credito cooperativo delle provincie di Siena, Arezzo, Grosseto e di parte dell’alto Lazio e della vicina Umbria, portando alla nascita, nel 2021, di ‘Banca Tema, Terre etrusche di Valdichiana e di Maremma’, non ha messo insieme solo business ma anche un cospicuo capitale culturale e artistico che ha trovato nella mutua ‘Tema Vita’ il soggetto in grado di gestirlo. Sono 700 le opere che la banca ha "in cassaforte" e che fanno riferimento al Polo culturale Aldi di Saturnia. È dalla Maremma che è partita l’idea di esporre nella filiale di Montepulciano della banca tre quadri dell’artista pientino Aleardo Paolucci, "in sintonia – ha detto Marco Firmati direttore del Polo Aldi – con la mostra in corso a Pienza che raccoglie l’opera monografica che Paolucci dedicò nel 2005 a Pio II". I quadri in mostra sono ‘Come nasce un campanile’, ‘Dall’uva al vino’, e ‘Interno esterno’. Tra sorpresa e curiosità, l’iniziativa ha incontrato subito il gradimento della clientela rievocando una figura, appunto quella di Paolucci, molto popolare a Montepulciano. "Il mio babbo ha insegnato educazione artistica alle scuole medie per circa 35 anni - ricorda il figlio di Aleardo, Enrico, a sua volta artista -, era molto legato al suo lavoro e a Montepulciano, fu anche coinvolto, con la scuola, dal Maestro Henze nella realizzazione di scenografie per il Cantiere Internazionale d’Arte. Ha incontrato tante generazioni di poliziani dai quali ricevo ancora testimonianze, ricordi e attestati di stima. Come docente cercava di mettere i pennelli in mano ai ragazzi". Di Paolucci a Montepulciano si ricordano anche la realizzazione di tre panni del Bravìo delle Botti e del primo drappellone della contrada di Cagnano.