REDAZIONE SIENA

Le fontanine di Contrada in mostra

Venerdì al Chiostro di San Cristoforo l’esposizione dei 17 dipinti di Daniele Marotta sui simboli dei rioni

Diciassette dipinti a tempera, per raccontare Siena attraverso le ‘Fontanine di Contrada’. Si intitola proprio così la mostra di Daniele Marotta che venerdì alle 19 sarà inaugurata nel Chiostro di San Cristoforo. Pittore, illustratore, fumettista, Marotta ha ritratto nel corso del 2021 le diciassette ‘fontanine’ che rappresentano un momento cardine nella vita di Contrada, con il battesimo dei contradaioli, e le ha riunite in questo lavoro, mettendole una accanto all’altra proprio come in un percorso virtuale attraverso la città, che rimarrà esposto fino all’11 dicembre.

"L’idea era quella di un viaggio nei luoghi simbolici di Siena – racconta – attraverso una visione classica che è frutto di una ricerca di luce e di stagioni. È un lavoro durato un anno e ho cercato di rappresentare le fontanine in momenti in cui ci fosse la luce giusta. Sono luoghi fondamentali per la vita della Contrada e mi sono avvicinato a questo progetto compiendo una ricerca su un territorio che riesce sempre a sorprenderti. È interessante, per esempio, il fatto che tutto sia così vicino, in centro, ma poi ti perdi nei passaggi in ruoli complessi, stratificati, in cui ogni piccola esperienza diventa un viaggio".

Fondatore e presidente della Scuola di fumetto e scrittura di Siena, dopo la ‘Carriera fantastica’, in cui ha raccontato la magia del Palio, e ‘Maria e il Buio’, una graphic novel in cui le Contrade aiutano la piccola protagonista ad affrontare le sue paure, l’artista originario di Orbetello torna quindi a raccontare Siena, la città dove vive ormai dagli anni Novanta. In collaborazione con la Galleria Novecento di via Pantaneto, che cura i suoi dipinti, Marotta ha riunito le opere in un catalogo, che sarà proposto in edizione limitata, arricchito anche da una serie di cenni storici che accompagnano i vari dipinti raccontando le fontanine, in alcuni casi vere e proprie sculture.

"Ho cercato di mantenermi su una tecnica classica – aggiunge – riducendo al minimo la mia invadenza, restando il più possibile fedele alla realtà. In questo caso non volevo mettermi in mezzo con mie interpretazioni o letture, volevo soltanto fare da tramite, rispettando in tutto e per tutto il legame profondo e identitario che il senese ha con la Contrada e con la città".

Riccardo Bruni