
Una manifestazione nella sala degli Ex Macelli, che ospiterà la stagione teatrale
La stagione teatrale di Montepulciano, uno degli eventi culturali più attesi e popolari della Valdichiana senese, emigra dal Poliziano agli ex-Macelli. Il settecentesco teatro all’italiana ha infatti bisogno di un significativo intervento tecnico, per adeguare il sistema generale di sicurezza, in particolare l’impianto anti-incendio, che richiederà l’apertura di un cantiere e lavori (di cui si conoscerà poi l’esatta entità) non compatibili con i tempi della stagione.
La notizia ha preso corpo ieri, al termine di una serie di consultazioni tecniche e organizzative, e la Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, che già stava lavorando ad entrambe le soluzioni, ha definitivamente virato, per il 2023-24, verso il ’piano B’. Forse la presentazione del cartellone potrà subire qualche giorno di ritardo, rispetto alla tradizionale collocazione nella terza settimana di ottobre ma, assicurano della Fondazione, "la qualità della stagione non subirà ritocchi, il budget rimane invariato, le scelte artistiche potranno essere diverse proprio in ragione delle caratteristiche della sala, ma non sarà un programma sommesso, non scaleremo nulla né in termini di notorietà dei personaggi né di solidità degli spettacoli".
Il patto con gli abbonati, che ad ogni stagione aumentano, dimostrando piena fiducia nelle proposte degli organizzatori, sarà dunque rispettato "anche perché sono gli abbonati il nostro vero patrimonio – affermano sempre dalla Fondazione –, è per loro che abbiamo fatto questa scelta, escludendo, per esempio, un anno di pausa forzata o l’allestimento con altre formule". Sembra che sul piano artistico l’intenzione sia quella di fare di necessità virtù, indagando linguaggi e generi innovativi o orientandosi verso spettacoli che non sarebbero stati presi in considerazione per il Poliziano.
La struttura degli ex-Macelli, oggi apprezzata per la sua multi-funzionalità che la rende però impersonale, sarà modificata, arricchita e resa più accogliente; ma, spiegano i tecnici del Cantiere d’Arte, "è quello che spesso occorre fare anche al Poliziano, pur attrezzatissimo, in base alle esigenze delle diverse compagnie". La scelta di intervenire sugli impianti dell’antico teatro si allinea con altri recenti lavori che, nel 2021, riguardarono tra l’altro i camerini, i servizi per il pubblico, gli arredi e la rete elettrica, e, nel 2023, con i fondi del Pnnr, il risparmio energetico, interessando la climatizzazione interna e gli infissi.
Diego Mancuso