REDAZIONE SIENA

Latrina a cielo aperto alla Lizza

Invece dei bagni vengono utilizzate le piante del giardino

Era successo già alla Lizza. Ma nel periodo del lockdown, quando erano chiusi tutti i locali. E i bar sbarrati. Le piante del giardino che si affacciano su viale Maccari, proprio davanti alle panchine, erano diventate la latrina a cielo aperto per chi girava, nonostante tutto. A dispetto delle regole. Questa volta, però, ci sono i bagni pubblici. Gli esercizi dove entrare per i bisogni fisiologici fruibili. Evidentemente è preferibile (per alcuni) continuare ad utilizzare le piante della Lizza. Capita così che, nel primissimo pomeriggio, lunedì, un uomo con un cappello di lana in testa spunti da dietro il verde chiudendo la cerniera dei pantaloni, dopo aver fatto pipì al solito posto. All’inizio dei giardini, dalla parte opposta dell’hotel. Visibile da tutti quelli che approfittavano della bella giornata per sostare lì. Si è poi allontanato verso piazza Gramsci, pur essendosi accorto che qualcuno aveva capito cosa era accaduto. Senza fare una grinza.

Non c’è davvero più rispetto per Siena e il suo decoro da parte dei cittadini. Se è vero che, anche ieri mattina, giorno di mercato e con tanta gente in giro, la latrina ’verde’ è stata nuovamente utilizzata. Comportamenti che meritano di essere multati. Perché Siena non è questa.

Laura Valdesi