L’appello di una nonna: "Aiutate mia figlia a trovare una casa"

Giuseppina De Santis vive con tutta la famiglia in un’abitazione di 60 mq "Nessuno ci ascolta"

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Quando le ragioni della legge, quelle dell’economia e quelle della logica entrano in conflitto, si genera un corto circuito burocratico che sembra non avere vie d’uscita. Come quello in cui vivono da dieci anni la colligiana Giuseppina De Santis, il marito, la figlia e due nipoti adolescenti. Settanta anni lei, 82 il marito, entrambi con problemi di salute, sono costretti a condividere con le altre tre persone della famiglia una casa di 60 mq, con un solo bagno. Cinque persone, aggrappate a un’unica pensione: "Quando abbiamo comprato questa casa, 40 anni fa, andava bene – spiega l’anziana – Poi le cose sono andate come sono andate e per colpa di una proprietà immobiliare, di un lavoro stabile che non c’è e di un insieme di regole che sembrano fatte apposta per non aiutare chi ha bisogno, siamo da dieci anni in questa situazione. Non ne possiamo più".

La realtà ha aspetti kafkiani: la figlia di Giuseppina non riesce a trovare un vero impiego, ma solo lavori saltuari; la mancanza di una busta paga le impedisce di trovare un alloggio in affitto per sé e i figli, costretti, quindi, a restare nel nucleo familiare con genitori e nonni; agli occhi della legge, però, la famiglia vive in un alloggio di proprietà e questo ha finora impedito l’assegnazione di una casa popolare più grande. "Eppure ce ne sono libere anche nel nostro stesso palazzo – conclude amaramente Giuseppina – ma né il Comune né i servizi sociali hanno potuto fare qualcosa".