di Laura ValdesiRagazzini. Ancora dei bambini. Probabilmente credevano di non fare niente di male danneggiando tre lampioncini nel comune di Rapolano. Ma si tratta di beni pubblici. Pagati con il denaro di tutta la comunità. Ed è bene imparare, sin da piccoli, a rispettarli. E a capire che sono frutti di un sacrificio collettivo. Così, dopo che i carabinieri hanno individuato gli adolescenti, l’amministrazione comunale che aveva fatto denuncia, alla presenza del comandante della stazione locale dell’Arma "ha incontrato i ragazzi coinvolti e le loro famiglie. Oltre a sottolineare la gravità dei comportamenti e l’esigenza di rispetto e tutela per i beni pubblici, i presenti hanno dato la disponibilità a ristorare, sia pur parzialmente, il danno derivante dal ripristino degli stessi", spiega in una nota il Comune.
Tutto era nato, alcuni mesi fa, da "episodi di danneggiamento dei beni pubblici" a seguito dei quali era scattata, appunto, la denuncia alle autorità competenti. "Le indagini svolte dalle forze dell’ordine – è ancora il Comune – a cui va il nostro ringraziamento, hanno permesso di individuare alcuni dei soggetti coinvolti". Quelli poi incontrati in Comune insieme alle rispettive famiglie. "L’amministrazione ribadisce il proprio impegno nel perseguire ogni atto di vandalismo che lede il patrimonio della collettività. Il rispetto dei beni pubblici è un principio fondamentale di convivenza civile e il Comune di Rapolano continuerà a promuovere iniziative di sensibilizzazione e a realizzare tutte le azioni necessarie per prevenire e reprimere tali comportamenti, verificando al contempo la necessità di interventi volti a promuovere il senso civico e la responsabilità individuale e collettiva, soprattutto in ambito giovanile e familiare".
Non è la prima volta che un’amministrazione locale si muove in questa direzione. Quella educativa, che forse serve più di ogni denuncia. Molti ricorderanno quanto accadde nel settembre 2023 a Sovicille. Vandali rovinarono otto lampioncini nella passeggiata di San Lorenzo ed un muretto a secco. Il sindaco Gugliotti aveva lanciato un appello invitando gli autori a presentarsi per porgere le scuse e rifondere il danno. Con la promessa che non sarebbe scattata la denuncia. Così era stato. Con soddisfazione del Comune che aveva risolto il caso senza dover attingere, per mettere in ordine, a risorse utili per altri servizi.