ELEONORA ROSI
Cronaca

La voce della protesta degli studenti "Alloggi e caro-mensa, così non va"

Picchianti, Cravos, è presidente del Consiglio studentesco dell’Università

La voce della protesta degli studenti  "Alloggi e caro-mensa, così non va"

La voce della protesta degli studenti "Alloggi e caro-mensa, così non va"

di Eleonora Rosi

L’Università si prepara ad affrontare un nuovo anno accademico, Siena sta per essere nuovamente invasa da studenti da tutta Italia e da tutto il mondo ed è proprio adesso le criticità si fanno sentire. "Le problematiche della comunità studentesca diventano sempre più urgenti – avverte Samuele Picchianti (nella foto), presidente del Consiglio studentesco dell’Università di Siena, eletto con Cravos –. Da una parte ci sono i borsisti, che non possono usufruire fin da subito del loro diritto al posto alloggio, vista la mancanza di residenze. C’è bisogno di aumentare i posti nelle residenze pubbliche e accelerare i lavori di manutenzione. Data la mancanza di immobili sul mercato e i prezzi alti, anche il contributo affitto non è efficace come strumento. Dall’altra parte, coloro che non hanno la borsa di studio si trovano schiacciati dall’inflazione, in particolare sugli immobili e sui generi alimentari".

È in questo contesto sociale ed economico che dal 1 settembre per la fascia Isee più alta un pasto nelle mense universitarie arriverà a registrare un aumento di oltre l’80 per cento rispetto l’anno precedente. "È inaccettabile e dannosa la scelta di Regione Toscana di aumentare le tariffe – prosegue Picchianti –. Anche per chi non percepisce la borsa di studio, le agevolazioni della mensa possono essere un aiuto determinante. Per questo Cravos sta organizzando una mobilitazione contro la misura, che si inserisce in un contesto locale e nazionale che non finanzia a dovere università ed enti per il diritto allo studio" ha specificato il rappresentante degli studenti.

"Con le nuove tariffe tanti studenti non borsisti smetteranno di frequentare la mensa, che perderà il ruolo di aggregazione che le spetterebbe. Inoltre, nonostante vengano aumentati i contributi monetari e le soglie per la borsa di studio, i servizi per gli studenti sono sempre più costosi e fatiscenti – aggiunge Picchianti –. Il rischio è quello che, in seguito all’inflazione, al caro affitti, all’aumento dei costi dei trasporti e delle mense, l’Università e Siena diventino sempre più elitarie, inaccessibili al ceto medio e alle fasce più deboli, con un tessuto sociale fragile e frammentato".