PINO DI BLASIO
Cronaca

La vacanza va in Borsa: "Emma Villas quotata perché vuole crescere e conquistare mercati"

L’ad Giammarco Bisogno: "Raccolti 3 milioni e mezzo di euro, è solo l’inizio di un percorso di espansione. Un esordio faticoso, l’importante era entrare a Piazza Affari. Cresceremo in Spagna, Francia, Croazia".

Giammarco Bisogno, perché ha deciso di quotarsi in Borsa dopo una serie di spot in tv?

"Emma Villas fa spot da anni, le pubblicità non sono legate all’approdo in Borsa. Ho pensato di quotarmi già dal 2019, ma il progetto è stato bloccato nel 2020 dalla pandemia. L’ho ripreso l’anno scorso, a emergenza finita. E il 29 settembre abbiamo suonato la campana a Palazzo Mezzanotte, segno dell’avvio delle quotazioni a Piazza Affari".

Le servivano risorse per finanziare progetti?

"Emma Villas è una società nota a livello nazionale e internazionale, la quotazione serve per dare una struttura aziendale più solida. Entrare in Borsa è un fattore che dà serenità all’interno del gruppo, rassicura i clienti e il mercato. Alla base c’è un lavoro di comunicazione, di relazioni, di marketing, capace di allargare gli orizzonti di crescita. La raccolta di capitale tramite chi investe nelle azioni servirà a finanziare i progetti di sviluppo e ad accelerare la crescita".

La scelta di quotare il 14% della società è dettata dall’intenzione di tenere il controllo?

"Se si aggiungono anche le greenshoe, la percentuale di flottante sul mercato sale al 15,21%, io detengo il restante 84,79% del capitale. Per me era importante entrare in Borsa, per conoscere il mondo della finanza. Abbiamo fatto un giro di ricognizione nel mercato, una tappa di avvicinamento. Il gran premio potrebbe partire a breve. Inoltre io non amo fare passi troppo lunghi".

La preoccupa l’esordio con il titolo in calo? Dovrà abituarsi alle docce scozzesi.

"Sono anche un uomo di sport, oltre che un imprenditore. Si vince, si perde, si pareggia. Non ho nessuna intenzione di guardare ogni ora cosa fa il titolo in Borsa. Emma Villas ha un progetto di espansione importante, cerca nuovi mercati e si basa sulla fidelizzazione di clienti internazionali e sulla fiducia degli investitori. L’iniezione di capitali servirà per acquisire aziende, crescere per linee interne, sviluppare la rete commerciale e i canali di vendita, potenziarci all’estero. Il punto va fatto tra due anni".

Come è stato il primo giorno?

"Faticoso, come ha visto. Ma ho usato una metafora cara ai senesi, ’il cavallo bono si giudica al terzo giro’. Ci sono matricole che fanno boom all’esordio e poi si sgonfiano. Tutto è relativo".

Quanto ha raccolto dalla Borsa e quali sono le priorità?

"Circa 3 milioni e mezzo di euro di controvalore della raccolta. Li investiremo nell’acquisizione di nuovi immobili in aree dove Emma Villas è più scoperta, come in montagna ad esempio. Lavoreremo sulla rete di vendita in Spagna, in Francia, Croazia, Grecia. Un progetto di crescita ambizioso in tre-quattro anni. La Borsa è stata l’acceleratore".

La sede della società?

"Emma Villas è basata a Chiusi, Siena rappresenta la città vetrina anche grazie al nuovo store e alla squadra di volley".

Da operatore del settore, come giudica lo stato di salute del turismo in Italia?

"Penso che, nonostante le guerre, le pandemie, le crisi, l’Italia sarà sempre una delle mete preferite per le vacanze. Ci sono tante cose belle, c’è spazio per tutti i tipi di turismo. Il nostro prodotto è diventato un must per italiani e stranieri: una villa al mare o un casale in campagna, alla fine dei conti, può rivelarsi la vacanza più conveniente oltre che più bella e rilassante".

L’identità del cliente Emma Villas si è evoluta?

"Il nostro target è la famiglia, che ama le vacanze culturali e di piacere, che vuole scoprire i luoghi e le città, i musei e i prodotti tipici. Ho notato che sono aumentati anche i giovani in gruppo che apprezzano questa esperienza di vacanza in villa".

Travellers, la bibbia dei viaggiatori, ha eletto Siena come città più accogliente d’Europa. E’ un plus per Emma Villas?

"Per noi non è una sorpresa, abbiamo investito su Siena città ricca d’arte, di cultura, di storia. Poi è accogliente già come paesaggio, come natura. A conferma che la scelta di aprire lo store qui è azzeccatissima".