La proposta degli albergatori "Piscina termale ai Fucoli"

Il presidente Barbetti lancia la proposta: potrebbe risollevare il paese "Dobbiamo tornare a fare impresa, investendo per uscire dalla crisi"

Un nuovo parco di piscine termali nei Fucoli potrebbe risollevare Chianciano dalla sua drammatica crisi? Gli albergatori ci credono e lo chiedono durante un incontro con la stampa locale. "Le Theia e le Terme sensoriali sono un prodotto maturo e il benessere termale di Chianciano deve essere sostenuto con nuove infrastrutture – ha spiegato il numero uno degli albergatori – noi dobbiamo tornare a parlare e a discutere, fra imprese e istituzioni, di strategia ed investimenti per uscire dalla crisi". Gli albergatori di Chianciano chiedono un nuovo parco di piscine termali ai Fucoli e lo chiedono adesso perché le opportunità di finanziamento sono importanti e da non perdere. Le idee degli albergatori sono chiare: servono nuove infrastrutture termali se Chianciano spera di avere ancora un futuro. A fianco dei tanti investimenti immateriali che vengono portati avanti, come il bando della promozione, ci vogliono però quelli materiali, anche per far trovare ai turisti un nuovo elemento d’attrazione ed i Fucoli possono rappresentare una finestra sulla Valdichiana nel cuore della città. Il presidente Daniele Barbetti ha evidenziato con forza la necessità di tornare a confrontarsi e parlare di terme. "Continuiamo a chiedere un confronto pubblico perché i piani industriali non si discutono dentro le stanze di un tribunale ma piuttosto devono nascere anche da un confronto vero in città, che manca da troppo tempo", ha sottolineato il Presidente Daniele Barbetti, "Chianciano ha bisogno – ha insistito il numero uno di degli albergatori – di dibattito, ma nei fatti questo manca e invece la comunità deve confrontarsi e lavorare insieme per attrarre investimenti e disegnare lei stessa il suo futuro. Non ci sono principi azzurri che arrivano con un cavallo bianco e ci salvano". "Le terme- ha commentato Barbetti – restano il nostro tema identitario, oggi con la nuova gestione ci sono i presupposti per affrontare temi strategici condivisi. Aggiungo che se la politica di questo Comune si immagina un futuro con solo 20 o 30 alberghi, deve dirlo chiaramente. Noi non condividiamo questo scenario, piuttosto vogliamo continuare a valorizzare Chianciano con i suoi 10.000 posti letto, e se non si accetta mai di discutere su una visione di fondo fra privati e pubblico, c’è un unico rischio, ovvero quello di danneggiare Chianciano". L’appello è rivolto a Comune, Regione ed alle due società protagoniste di questa sfida e cioè Terme di Chianciano società di gestione ed immobiliare.

Anna Duchini