La poesia ci deve colpire alla prima lettura, senza darci tempo di troppo pensare. Così è stato per l’ultima creatura letteraria di Luciano Valentini, che ha messo a disposizione di un originale lirismo la sua vena ben ispirata, per una letteratura garbata, fluente, ricca di riferimenti, di assolute nostalgie. Per Betti Editore ecco ‘Cipressi sulle colline’. Scrive Daniela Pinassi "I temi prevalenti sono la solitudine, l’inquietudine, che porta spesso il poeta a porsi molti interrogativi, la nostalgia del tempo che passa ed anche la morte". Questo è un viaggio non necessariamente onirico nella memoria, offerto al lettore con una musicalità sorprendente, vedi la ventosa ‘Vidi Volterra’, una composizione quasi antica, un madrigale, che mette insieme l’antico viaggio dell’uomo ed i ricordi del poeta. Valentini è stupendamente descrittivo: si nasconde dietro ritratti, impressioni e sfumature. Parla di madri, di attese, di pioggia. E’ un poeta ma in mezzo alla gente e questo ne fa di lui il cantore non solo di personali impressioni. Un racconto popolare nel senso più vero e genuino della parola. Dedicato a chi si commuove (ancora) di un settembre sereno, pieno di sole. La vita è proprio questa.
Massimo Biliorsi