La passione per i motori. Manuel, la vita in officina

Gli amici a Le Chianacce, la pesca, il motocross. Gli appelli dei sindacati .

La passione per i motori. Manuel, la vita in officina

La passione per i motori. Manuel, la vita in officina

"Un grande lavoratore, una persona pacata ma molto attiva nella vita sociale del paese". Alle Chianacce, frazione di Cortona, dove abitava con la famiglia, lo ricordano tutti così Manuel Cavanna: con poche parole, semplici, ma che dicono tutto su di lui. C’è chi appreso la notizia dopo esser uscito dal lavoro, chi invece lo scopre al bar principale della località Cortonese ma nessuno ci vuole credere a quella tragedia che si è portato via quel ragazzo di 23 anni nel pieno della vita.

Manuel era nato nel 2001 e viveva nella frazione delle Chianacce, una delle ultime della città etrusca, al confine con il territorio di Montepulciano. Il ragazzo frequenta le scuole elementari e medie a Montecchio del Loto dove un po’ tutti i giovani delle frazioni di campagna del Cortonese si ritrovano tra i banchi. Si iscrive all’Alberghiero dell’istituto Vegni, alle Capezzine, e poi inizia a lavorare, seguendo quella che tutti ci dicono esser stata sempre la sua passione: i motori.

Erano da anni ormai che lavorava come meccanico professionista nel settore, chi lo conosceva ci dice che era un grande lavoratore e bravissimo in quello che faceva. Lavorava per una ditta della vicina frazione di Centoia e ieri stava lavorando in trasferta. Manuel era un grande appassionato di motori e di motocross ma anche di pesca, tante le foto sui social in sella alla moto così come della sua Alfa Romeo Giulietta. Su Instagram aveva pubblicato giovedì notte una storia in cui lo si vedeva sulla benna di una ruspa, visiera in volto e fiamma ossidrica in mano. Manuel lascia il babbo Francesco, la mamma Katia e la sorella Chiara che aveva da poco partorito. Manuel era appena diventato zio.

I messaggi di cordoglio e gli appelli a frenare le morti sul lavoro sono partiti subito. L’assessore regionale al lavoro Alessandra Nardini:"Nel nostro Paese si continua a morire di lavoro. Non è accettabile, non è tollerabile. Il lavoro dovrebbe essere dignità e vita. Troppo spesso, invece, diventa incidenti, malattie, morte". Il sindaco di Cortona, Luciano Meoni, manda le condoglianze alla famiglia e agli amici di Manuel. "La magistratura accerti eventuali responsabilità, il mondo del lavoro metta al centro la questione sicurezza". Infine i sindacati. Alice D’Ercole segretaria Cgil: "Non sono morti casuali, mancano politiche stringenti, assunzioni nel sistema controlli e sanzioni per chi non rispetta le normative sulla sicurezza". "Non possiamo più accettare questa scia di sangue - scrive la Cisl di Siena - l’auspicio è che possa essere chiarita in fretta la dinamica dell’incidente e le responsabilità eventuali".

Luca Amodio