PAOLA TOMASSONI
Cronaca

La madrina: "L’arte mi ha salvato la vita"

Il primo appuntamento, dal titolo ’L’arte che cura’, si terrà la prossima settimana, sabato 22 marzo, nella Sala Italo Calvino...

Il primo appuntamento, dal titolo ’L’arte che cura’, si terrà la prossima settimana, sabato 22 marzo, nella Sala Italo Calvino...

Il primo appuntamento, dal titolo ’L’arte che cura’, si terrà la prossima settimana, sabato 22 marzo, nella Sala Italo Calvino...

Il primo appuntamento, dal titolo ’L’arte che cura’, si terrà la prossima settimana, sabato 22 marzo, nella Sala Italo Calvino del Santa Maria della Scala. La giornata esplorerà il potere terapeutico dell’arte, sia figurativa che performativa. Nella mattinata interverranno esponenti del CCW-Cultural Welfare Center e il coordinatore del corso Arte e Salute dell’USI di Lugano. La seconda parte sarà invece dedicata al racconto di come l’arte possa svolgere una funzione terapeutica attraverso alcune testimonianze dirette. Ospiti di eccezione l’attrice Cinzia Leone e Vincenzo Bocciarelli, direttore dei Teatri di Siena.

Protagonista del primo racconto, su come l’arte possa avere un ruolo chiave nella promozione della salute psicofisica della persona, è stata già ieri la madrina Emanuela Tittocchia: "L’arte mi ha salvato la vita. A 18 anni soffrivo di un disturbo alimentare e non avevo più stimoli, finché il teatro non mi ha dato una ragione per reagire. Studiavo recitazione a Torino, ma le assenze per motivi di salute mi hanno portata all’espulsione. È stato in quel momento che ho capito quanto il teatro fosse essenziale per me. I miei genitori mi hanno portata in braccio alle prove e pian piano ho ritrovato la voglia di nutrirmi e di stare bene. Io lo dico sempre: la passione può salvare la vita".

La prima giornata proseguirà nel pomeriggio con ’Visual thinking strategies’, metodo innovativo che utilizza i patrimoni culturali come strumento per l’apprendimento, la promozione e l’inclusione sociale, il miglioramento delle relazioni interpersonali. La partecipazione al laboratorio ’L’arte che cura, l’arte che insegna’ con Vincenza Ferrara e Paolo Zamboni è su iscrizione.