
La Madonna di Vignano "Un bel restauro per ridare l’opera alla città"
La Madonna di Vignano è pronta per tornare al museo e restituita alla comunità senese. È il risultato dell’importante lavoro di restauro, commissionato dall’Arcidiocesi, della tavola lignea di Bartolo di Fredi, realizzata fra gli anni ’60 e ’70 del XIV secolo. Un intervento importante, che ha riportato alla luce la Vegine col Bambino custodita fino a poco tempo fa nella Chiesa di Sant’Agnese a Vignano, giunta in precarie condizioni di conservazione tra le mani del restauratore Jacopo Carli e del professor Alessandro Bagnoli.
Il restauro è stato possibile grazie al Rotary Club Siena Montaperti e Inner Wheel Siena, con la promotrice Daniela Bucalossi Passetti e le past president Gaia Tancredi e Marlise Disperati che hanno messo le risorse dei club a disposizione del Museo Diocesano, che custodirà l’opera.
"Un’opera importante – ha sottolineato Don Enrico Grassini, direttore Ufficio Beni culturali dell’Arcidiocesi - che viene restituita alla comunità senese grazie a un atto di generosità e sapiente lavoro. Verrà custodita in un luogo simbolico per tutta l’Arcidiocesi, grazie anche alla comunità di Vignano che l’ha custodita per tutti questi anni e ora la riconsegna alla città". "Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo alla città ancora una volta – ha aggiunto Bucalossi -, un bene così prezioso deve essere a disposizione di Siena e della collettività".
Lo svelamento della Madonna ha destato l’entusiasmo dei presenti per il pregiatissimo lavoro che verrà conservato nello scrigno dell’ex confraternita di San Bernardino. "Quando è arrivata in restauro - ha concluso Carli -, la Madonna aveva aspetto disordinato dal punto di vista cromatico, soprattutto l’effige dorata e il manto, che erano stati ritoccati da restauri negli anni ’70. Presentava integrazioni, stuccature e abrasioni, oltre alla grafia grossolana del restauro. Si è deciso di dare un tipo di ritocco che non lasciasse vedere la mia grafia, cercando l’armonia con i residui cromatici e con il nuovo ritocco. Mancavano anche parti lignee, nel tempo la tavola è stata attaccata dai tarli. Abbiamo ricostruito le parti mancanti con la resina. Siamo soddisfatti, è bello riportare allo splendore un patrimonio della comunità".
Andrea Talanti