Un vero e proprio bagno di folla, per giocare con le parole, che ieri è spopolato sui social network e che ha visto protagonista la piscina pubblica all’Acquacalda, presa d’assalto nel giorno dell’apertura delle iscrizioni ai corsi di nuoto per la stagione 2022-2023. Una coda lunghissima, impossibile da smaltire in poche ore, che ha costretto i tanti interessati ad attendere il proprio turno anche fino a tarda serata e i dipendenti agli straordinari. Stop alle iscrizioni, ritardi, tante le ipotesi rimbalzate nelle ultime ore.
Ma non si è trattato di niente di tutto questo: bensì di un vero e proprio boom di richieste inaspettato. E di un problema tecnico non imputabile alla piscina gestita dalla Uisp. "Un’interruzione dell’Enel non ci ha permesso di metterci all’opera prima delle 17 – dichiara Simone Pacciani, presidente del comitato Uisp Siena -, l’intenzione iniziale era quella di dare il via alle iscrizioni alle 9. Alle 14 eravamo già pronti per operare, ma la luce non tornava. Ci siamo trovati si fronte a una lunghissima fila già precostituita a partire dalle 15. La situazione è stata ingigantita sui social, non era pensabile riuscire a smaltire una coda di 300 persone in meno di 3-4 ore, considerando che ogni singola iscrizione richiede qualche minuto. Abbiamo voluto dare la possibilità a tutti di accaparrarsi i migliori orari aprendo le iscrizioni nonostante il disagio subito, non ci aspettavamo fin da subito una richiesta così sostanziosa. Speriamo che i numeri crescano ancora, un boom simile significa che in molti si sentono più sicuri anche sul lato sanitario, tutti segnali positivi".
Qualcuno ha perso la pazienza, ma sono stati pochi gli episodi spiacevoli. Ancora una volta, messi in risalto soprattutto online. "Sono state veramente poche le persone a spazientirsi durante la fila. Era fisiologicamente impossibile smaltire la coda in tempi minori di quelli impiegati, nonostante i ranghi del personale fossero al completo con ben tre persone alla reception che hanno lavorato fino al dopo le 22. Quasi tutti hanno compreso e si sono dimostrati pazienti e disponibili, offrendosi di portare cibo e bevande alle ragazze ai banchi d’attesa. La vera preoccupazione, in questo momento, non deve riguardare i tempi d’attesa per le iscrizioni. Il tema è se riusciremo o meno a rimanere aperti: con questi prezzi del gas, sarà complicatissimo".
Andrea Talanti