La lezione di Barachini: "Originalità contro l’AI"

Il sottosegretario all’Editoria: "Nelle redazioni vedo le stesse paure di quando arrivò Internet. In Italia si legge poco, ma tutti sono convinti di essere informati".

La lezione di Barachini: "Originalità contro l’AI"

La lezione di Barachini: "Originalità contro l’AI"

La terza edizione del Festival del Giornalismo di Siena si è aperta ieri nella sede della Contrada della Lupa. Con il primo incontro dal titolo ’Raccontare i conflitti tra informazione, fake news e propaganda’, dedicato alle situazioni in Afghanistan, Ucraina e Palestina. Relatrici, figure simbolo del giornalismo di guerra, come Lucia Goracci e Angela Caponnetto, inviate della Rai che hanno raccontato drammi e le tragedie in Paesi dilaniati da sanguinosi conflitti. Molto significative le considerazioni fatte su chi è dentro la guerra, ma soprattutto su chi la vive da ’spettatore’ e si affida ai media per potersi affacciare su zone dove sangue e violenza sono all’ordine del giorno. Tra gli intervenuti anche Sara Lucaroni, giornalista freelance che ha raccontato, la sua esperienza in Iran, altro paese martoriato da decenni.

Il secondo incontro della giornata, si è svolto nel Museo della Contrada dell’Istrice, dove si è discusso di informazione e intelligenza artificiale. Ospite d’onore dell’evento è stato Alberto Barachini, sottosegretario all’Editoria. "L’intelligenza artificiale non è un moloch - è stato l’esordio dell’onorevole Barachini, intercettato dai cronisti prima di entrare in Contrada - nelle redazioni serpeggiava la stessa paura quando arrivò Internet. Per tutelare se stessi e i cittadini da una disinformazione dilagante, i giornalisti sono chiamati a rigore etico, accuratezza e originalità nei contenuti. L’editoria italiana attraversa momenti di difficoltà, l’Italia è un Paese dove si legge molto poco. Eppure gli italiani sono convinti di essere molto informati. L’informazione è un bene costoso, si paga. Stiamo cercando di sostenere il sistema in un momento di transizione. È un compito arduo, soprattutto con i processi e i ritmi forsennati del mondo digitale".

Poi il via all’evento nel Museo di Camollia, con il saluto del priore Emanuele Squarci e della presidente del Gruppo Stampa, Giovanna Romano. Carlo Marroni, inviato del Sole 24ore, ha moderato gli interventi, a partire da Massimo Martinelli, ex direttore de Il Messaggero che, sottolineando gli enormi investimenti realizzati dai grandi gruppi del web, ha affermato: "Meta vale 1.200 miliardi di dollari, più del Pil dell’Olanda". Daniele Magrini, autore anche di un saggio sul tema, ha ribadito che "la differenza tra uomo e Ai sta nei valori". Mentre Alessandro Rossi, direttore di Forbes Italia ha commentato beffardo: "L’AI sembra un fenomeno nuovo, ma si può dire sia nata 400 anni prima di Cristo, quando gli studiosi cominciarono a pensare se fosse meglio tramandare gli eventi in forma scritta o orale". Oggi seconda giornata di incontri.

Carola Causarano