La legalità a passeggio. Nelle terre di Suvignano va in scena il contrasto alle infiltrazioni mafiose

L’assessore regionale Ciuoffo: "Tanti investimenti, la malavita è lontana"

La legalità a passeggio. Nelle terre di Suvignano va in scena il contrasto alle infiltrazioni mafiose
La legalità a passeggio. Nelle terre di Suvignano va in scena il contrasto alle infiltrazioni mafiose

"Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene" aveva detto Paolo Borsellino. La Regione con la scelta di tenere la giornata della legalità per il quinto anno consecutivo nella Tenuta di Suvignano, ha seguito il consiglio. La tenuta, in passato posseduta da Cosa Nostra e restituita nel 2018 ai cittadini, è stata teatro della ‘passeggiata della legalità’, un percorso di oltre 7 chilometri nelle terre che a lungo sono state di proprietà dei mafiosi. E che ora rappresentano un magnifico esempio di recupero di un’attività agricola, che dialoga con il territorio e partecipa alla sua valorizzazione.

"Questo luogo, per la sua storia, testimonia gli investimenti della malavita organizzata e un’occupazione impropria che in Toscana non vogliamo – ha detto l’assessore regionale alla cultura della legalità Stefano Ciuoffo -. Ma una volta recuperato diventa testimone di un nuovo percorso e dell’affermazione dei valori della legalità e delle istituzioni. Suvignano appartiene a tutti noi, ai nostri ragazzi e a tutti quelli che qui vogliono fare un’esperienza e lasciare traccia del loro passaggio. Vogliamo affermare i valori di giustizia, legalità e accoglienza e credo che sia importante il ruolo delle istituzioni, che a fianco di cittadini e imprese possono costituire il luogo più chiaramente esemplare di questa volontà".

Insieme a Ciuoffo c’era anche il presidente Eugenio Giani, come molti dei sindaci senesi e il rettore dell’Università Roberto Di Pietra. Non poteva mancare il cardinale Augusto Paolo Lojudice: "Ribadire la lotta alle infiltrazioni mafiose è importante, e va fatto ovunque. Perché nessun luogo è immune da certi fenomeni. Un’attenzione forte sul tema è assolutamente necessaria. Quando qualche anno fa, quando ho conosciuto questo luogo, ho percepito l’importanza di doverlo far diventare, a livello di simbolicità, un punto di riferimento che ribadisse l’importanza di una ricerca di legalità, che è quello che credo tutti quanti noi aspiriamo". Una ricerca di legalità che in Toscana, secondo Ciuoffo è più avanti rispetto ad altri posti o situazioni, in cui la criminalità organizzata è ancora radicata. "La Toscana è terra di attrazione degli investimenti – ha detto l’assessore -. Tutto il mondo vuole investire in Toscana, e quindi anche la malavita organizzata. Ma la Toscana non è terra di controllo delle mafie, come certificano la Magistratura e la Dia, che misurano il radicamento della malavita organizzata, che qui non c’è".

Eleonora Rosi