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La favola di Zentile: guarito e poi adottato Il sindaco: "Siena ama i cavalli. E lo dimostra"

Il barbero che ha corso nella Chiocciola a luglio è stato portato nella scuderia di Francesco Ticci dove sarà seguito e coccolato. Patrizia Rossi ha lanciato l’idea di prendersi cura di lui formando un gruppo di 34 contradaioli. Ciampoli: "Paziente fantastico"

di Laura Valdesi

SIENA

Una bella favola, quella di Zentile. Ma non è frutto della fantasia di Disney, piuttosto della bravura della clinica veterinaria del Ceppo, dell’amore dei contradaioli per i cavalli. E dell’impegno economico-organizzativo del Comune di Siena che non ha mai abbondato un barbero infortunato. Ecco gli ingredienti della storia del baio di 7 anni che a luglio correva nella Chiocciola e che ieri, dopo oltre sei mesi di cure d’eccellenza, di coccole e carote, ha iniziato la sua nuova vita. Quella di pensionato che, per adesso, starà nella scuderia di Francesco Ticci, accudito dal barbaresco di San Marco Federico Corsi e da Patrizia Rossi. "Non ho mai smesso di venire a trovarlo – spiega la chiocciolina –, avendo il cavallo da Ticci mi fermavo spesso. Quasi ogni giorno. I veterinari chiesero di portare verdure e carote per evitare il pericolo colica, stando fermo. E lui ha reagito benissimo, si è fatto amare. Poi ho coinvolto alcune persone che avevano una certa sensibilità nei confronti dei cavalli per cui alla fine è emersa la possibilità di adottarlo in questo periodo di passaggio fra la dimissione dalla clinica al pensionario". "Oppure a una destinazione successiva, dobbiamo riparlarne con il proprietario. Ci sta che resti anche nelle vicinanze", azzarda Corsi. "Grazie alla Chiocciola per questa iniziativa stupenda di prendere Zentile dopo l’ottimo lavoro svolto dal dottor Raffaello Ciampoli", spiega Mark Getty, ieri alla clinica del Ceppo. "Quando c’è un infortunio è un dispiacere enorme, a luglio ero preoccupato per il cavallo ma, ripeto, Ciampoli ha svolto un lavoro stupendo e oggi è tutto diverso", conclude sottolineando "come negli anni ci sia stato un cambiamento a 180 gradi del Palio che non è più quello di ’casa’ ma professionale, anche dal punto di vista delle cure. In tutto".

Zentile è tranquillo. Socievole. Si fa accarezzare. "Siamo contenti perché quando un cavallo torna a casa – spiega il veterinario – è sempre una grossa soddisfdazione. Zentile – svela Ciampoli – è un soggetto eccezionale perché ha collaborato alla sua guarigione senza mai cedere. La ricrescita dell’unghia è risultata molto veloce ma c’è voluto tempo perché fosse solida in modo da mandarlo con tranquillità in scuderia o al pensionario. Una soddisfazione ancora maggiore che l’abbia adottato questo gruppo di 34 chiocciolini perché conferma la filosofia dei senesi nei confronti dei cavalli. Quanto alle cure, il percorso è stato identico a quello di Quintiliano. Abbiamo cercato di evitare infezioni e problemi alle strutture sottostanti che devono essere protette affinché non subiscano insulti da parte di agenti esterni. E’ stato usato gel piastrinico per la ricrescita, controllando l’infezione con l’ozono. Cose che molti veterinari fanno da tempo sul campo e che nel caso di Zentile, che aveva perso l’unghia, sono state effettuate con costanza".

"Siena ama questi animali , non solo a luglio e agosto ma 365 giorni all’anno", rivendica il sindaco Luigi De Mossi. "Il sentimento che provo? Collaborazione, efficienza veterinaria, coordinamento fra Comune, clinica del Ceppo, Contrade e senesi. E’ il senso delle dimissioni di Zentile per cui siamo venuti al Ceppo. Importante anche la presenza del proprietario Getty, grande amico di Siena e del Palio. Molto serio".

Zentile a modo suo dice grazie a tutti prima di salire nel van. Alla clinica è stato bene, quasi non vorrebbe andarsene. Ci vuole il cibo per indurlo a salire, iniziando la sua seconda vita. "E’ molto buono, buffo, caratteriale ma anche coccoloso e goloso di carote", lo descrive il barbaresco. "Non ha bisogno che di affetto e da noi lo avrà – conclude –, durante i quattro giorni nella stalla si era creato un bellissimo feeling. Cosa vuol dire per me rivederlo così in forma? Mi apre il cuore, il dolore dell’infortunio, che in una competizione agosnistica ci può sempre stare, non è commentabile. Oggi è una bellissima giornata".