
La due giorni nei quattro centri. Covid, in 400 all’open day dell’Asl
"Dipartimento di igiene e prevenzione dell’Asl molto soddisfatti" dai numeri delle due giornate, ieri e giovedì, di open day di vaccinazione Covid. L’iniziativa che ha visto il farmaco Comirnaty somministrato gratuitamente agli over 18 anni in quattro presidi Asl nella nostra provincia, è stato voluto dalla Regione Toscana di fronte all’ennesimo picco dei contagi, in coincidenza in questo periodo dell’anno con i casi di influenza stagionale assai diffusa; e alla vigilia delle feste, quando aumentano le occasioni sociali e i contatti.
Ebbene in due giorni di open day degli ambulatori vaccinali Asl nella nostra provincia - al Ruffolo a Siena, a Nottola, in via di Salceto a Poggibonsi e ad Abbadia San Salvatore - sono state 397 le vaccinazioni anti-Covid effettuate e 101 persone hanno fatto anche l’antinfluenzale.
Nella prima giornata, giovedì, già 245 cittadini si erano presentati a vaccinarsi contro il Covid e 56 hanno fatto contestualmente anche l’antinfluenzale; di questi 162 hanno fatto l’accesso agli ambulatori senza prenotazione. Dunque "è stato un successo" per l’Asl, visto che, dopo la fine della pandemia, la vaccinazione Covid è stata pressoché abbandonata, fatta eccezione solo per fragili e immunodepressi. Va detto a questo punto che l’opportunità per mettersi al sicuro dalla sintomatologia grave del virus c’è anche in altre modalità: open day a parte, restano pienamente operative le somministrazioni con prenotazione sul portale regionale Prenotavaccino e dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
È sempre possibile essere vaccinato, indipendentemente da quante dosi si abbia ricevuto, basta che siano passati almeno sei mesi dall’ultima vaccinazione o dalla malattia. L’appello a vaccinarsi prosegue ed è rivolto soprattutto ad anziani e fragili, categorie più a rischio di conseguenze gravi in caso di positività: oggi il livello di copertura in Toscana si attesta al 15,3% per la popolazione over 60, e al 21,5% per gli over 80.
L’invito a vaccinarsi vale sempre e in questo momento corre: il trend attuale vede aumentare i ricoveri per Covid negli ospedali e, al contempo, in crescita i casi di influenza stagionale, soprattutto nelle regioni del Centro Italia che sono quelle con l’incidenza più alta. Un mix che preoccupa proprio a fronte della scarsa adesione alla vaccinazione alla fine della pandemia. Detto questo, in vista delle feste la raccomandazione di buon senso più diffusa è ‘se abbiamo la febbre è un dovere civico restare in casa’, anche rinunciando ad un pranzo o cena in compagnia o solo ad un abbraccio.