"La Costituzione rischia se non la si attua"

Il messaggio del rettore . Montanari: "La Repubblica. deve rimuovere gli ostacoli. alla giustizia sociale"

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"L’università è il luogo ideale per parlare a tutti e a tutte, deve saper porre le questioni politiche più alte al Paese. Per questo abbiamo pensato di dedicare 12 aule ai 12 professori che dissero no al giuramento nelle università imposto dal Fascismo. Uno di essi, il matematico Vitò Volterra, disse che ‘non avrebbe ceduto all’utile e alla paura’".

Il rettore Tomaso Montanari presenta così la giornata particolare dell’Universita per Stranieri, culminata con la laurea honoris causa conferrita a Nadia Fusini "che rappresenta – spiega Montanari – l’essenza stessa dell’Università per la sua ricerca e la capacità didattica". E poi con l’ultima lezione in un’aula magna da presidente della Corte Costituzionale di Giuliano Amato.

"Siccome tutti i professori che non giurarono erano tutti uomini – continua il rettore – e ci hanno insegnato che l’università deve essere libera e autonoma, abbiamo deciso di dedicare altre dodici aule a grandi donne di tutto il mondo. L’aula magna avrà il nome di Virginia Woolf". Tomaso Montanari glissa sulle domande strettamente politiche, lasciando il suo giudizio al ricordo dei professori antifascisti. Ma sui rischi che correrebbe l’Italia in questo periodo storico, evidenziati da Amato alla Consulta, non si tira indietro. "La Costituzione – commenta – corre pericoli se non la si attua, se la Repubblica non rimuove gli ostacoli alla giustizia sociale".

"Abbiamo voluto il presidente Giuliano Amato che fino a domani guiderà la Corte, per saldare il legame tra la Carta costituzionale e le università. Perché li c’è scritto che gli atenei devono concorrere in libera e autonomia allo sviluppo della persona umana".

Pino Di Blasio